12 giugno, 2006

Zapatero mi ricorda Berlinguer

Perchè Zapatero mi ricorda Ernrico Berlinguer?

Gli attuali dirigenti dei partiti di sinistra, in particolare i D.S. non hanno voluto o saputo raccogliere l'insegnamento etico e morale di Enrico Berlinguer, per questo motivo noi Italiani,di sinistra e centro sinistra guardiamo a Zapatero con simpatia.

Certo i due leder di sinistra, sono diversi, vivono contesti politici diversi,ma in comune ai deue leder è l'onesta intelletuale di provare ad attuare le cose in cui credono /o credevano.

Altra caratteristica in comune ai due leder è l'etica e l’agire in sintonia con essa, puoi/o potevi non condividerli,ma questo fa parte della pluralità dei valori Democratici.

Importante è,che gli elettori sappaino, che non saranno traditi, per avergli concesso il loro mandato di rappresentanza.


Enrico Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 - Padova, 11 giugno 1984) è stato uno dei più importanti uomini politici del secondo dopoguerra. Fu segretario nazionale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla morte, avvenuta durante un comizio a Padova 11 giugno 1984.

La questione morale

Estratto punti principali : Intervista a Enrico Berlinguer - Repubblica, 1981

dice Enrico Berlinguer.

“I partiti sono diventati macchine di potere”,

“I partiti non fanno più politica”,

“ partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia” .

Su Enrico Berlinguer si potrebbe scrivere una intera enciclopedia,vista la sua lunga militanza politica, quindi vi rimando agli approfondimenti di persone più titolate di me, in fondo pagina.




José Luis Rodríguez Zapatero (Valladolid, 4 agosto 1960) è un uomo politico spagnolo, primo ministro della Spagna dal 17 aprile del 2004.
Nel 2003 venne nominato vicepresidente dell'Internazionale Socialista, ed ancora una volta fu una scelta di compromesso tra chi sosteneva Tony Blair e chi invece gli preferiva Lionel Jospin. Poco dopo fu scelto dal PSOE come candidato presidente in vista delle elezioni politiche del marzo 2004. Egli si oppose nettamente alla guerra in Iraq voluta da George W. Bush, ottenendo così il sostengno dei pacifisti iberici.

Nell'intervista rilasciata a MicroMega del 2 Marzo 2006 Zapatero dice:

Il giorno in cui in parlamento mi eleggevano Presidente del Consiglio,ho detto che il mio credo politico si riassumeva in tre idee:

  1. un'ansia infinita di pace;
  2. l'amore per il bene;
  3. e l'avanzamento sociale.
Questo è il finale del testamento politico di mio nonno, un ufficiale della II Repubblica fucilato per l'ealta alla Democrazia.

Credo che si potrebbe perfettamente prescindere da molti trattati appoggiandosi su queste tre idee.


La riflessione di Ernesto:

L’Italia non è mai stata anticomunista come ora, nemmeno negli anni 70!

Perchè?

Io credo, che questo sia dovuto al fatto che gli attuali Dirigenti che rappresentano il centro sinistra da dopo la svolta della Bologhina, si sono interessati, più ai loro interessi,invece,di far crescere unitariamente la base del partito, (contavano solo le teste degli elettori) adagiandosi e vivendo di rendita, su quella che era stato l'insegnamento politico pedagogico del vecchio P.C.I.

Invece c’era bisogno, di fare cultura politica riformista e progressista.

Ma questo,inevitabilmente portava a fare i conti,con le scelte fatte in precedenza e dire,che il pensiero Socialista Democratico Liberale Riformista Italiano,era nel giusto.

Certo gli intellettuali non sono stati di aiuto... sono stati in silenzio!

un sempio?


Sul sole 24 ore di Domenica 4 giugno sez.storia e storie leggo alcune affermazioni di elogio al Maoismo rilasciate nel 1975, fra questi c’è anche l’intellettuale premio nobel Dario Fo, quello che dicono.....non è da illuminati!

"Qui da noi l'uomo è un oggetto,una merce,che tende a vendere se stesso al miglior prezzo possibile in qualunque momento della sua vita:quando offre la sua forza lavoro,quando cerca moglie,persino quando si veste.Da noi c'è una divisione netta fra concetti come bene,moralità e rapporti di produzione.In Cina invece il mangiare,il bere,ilvestirsi,i principi morali sono tutt'uno.C'è una concezione profonda della vita che determina tutto quanto.C'è l'uomo nuovo perchè c'è una filosofia nuova. (Dario Fo,"Panorama",25 settembre 1975).

Fortunatamente non tutti gli intelletuali sono stati zitti!

Purtroppo sono pochi gli uomini che pubblicamente sanno dire mi sono sbagliato, fra questi c’è Tiziano Terzani che nel suo libro “La mia fine e il mio inizio” dice al figlio Fosco
“ quanti comunisti ha ammazzato Mao”, Tiziano evidenzia che i comunisti erano i contadini Cinesi e non Mao.
Evidenziando che per costruire l'uomo nuovo, la cultura di un popolo veniva distrutta e,questo è stato comune in tutti quei paesi, dove il socialismo reale è andato al potere.

Dopo la Bolognina, non ci siamo più chiamati comunisti, non si è più parlato di Marx..., MA PURTROPPO NON ABBIAMO NEMMENO PARLATO DI ALTRO.

Lo so, la storia non si fa con i se e con i ma, ma io sono convinto che Enrico Berlinguer,avrebbe saputo gestire questo periodo di transazione politica, con maggior umiltà degli attuali leder della sinistra Italiana.

Non So se sono stato chiaro, ma volevo solo evidenziare che il successo di Zapatero è dovuto alla sua onesta intellettuale e, al suo agire etico.

In sostanza Zapatero non si ispira al Principe di Machiavelli per esercitare il mandato datogli dal popolo sovrano.


Approfondimenti:

Enrico Berlinguer

http://it.wikipedia.org

http://www.metaforum.it

José Luis Rodrìguez Zapatero

http://it.wikipedia.org

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