02 agosto, 2006

Tiziano Terzani


Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte." Un testo che è il suo ultimo regalo: il nuovo libro di Tiziano Terzani.

«… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?» Con queste parole Tiziano Terzani invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto. Nasce così La mia fine è il mio inizio, una biografia parlata in forma di dialogo, ma anche il testamento di un padre che cerca di trasmettere al figlio l’essenza di quello che ha imparato nella vita. L’ultimo libro che il giornalista e scrittore fiorentino ci ha lasciato è l’ultima tappa di un lungo cammino per il mondo alla ricerca della verità, l’ultimo capitolo di un’esistenza ricca di passioni, avvenimenti e d’amore, che si conclude nella serenità di chi è pronto ad affrontare una nuova grande avventura con la consapevolezza di avere vissuto intensamente e di poter trasmettere un’eredità, non solo di fatti e ricordi personali, ma anche e soprattutto di riflessioni, sentimenti e ideali.
Ecco allora che, nel ritiro di montagna all’Orsigna, Tiziano e Folco si siedono sotto un vecchio albero e dialogano della vita passata, delle passioni, dei successi e delle difficoltà del lavoro, della famiglia e dei divertimenti. Terzani racconta momenti della sua vita di cui non aveva mai parlato nei libri precedenti: l’infanzia in un quartiere popolare di Firenze, la povertà della famiglia d’origine, gli studi al liceo, i primi pantaloni lunghi di velluto comprati a rate, l’incontro con la moglie Angela, compagna di tutta una vita, la scoperta dell’amore per i viaggi e per la Cina, gli anni all’Olivetti, il praticantato a Il Giorno di Milano diretto da Italo Pietra. E poi le grandi avventure della sua carriera, che lo ha portato ad attraversare gli eventi della storia, le guerre e i grandi temi politici degli ultimi cinquant’anni: le corrispondenze per Der Spiegel, la guerra in Vietnam, la delusione del comunismo in Cina, l’espulsione dal paese asiatico, l’orrore del futuro visto in Giappone, l’India e il ritiro nell’eremo dell’Himalaya, a cui si alternano i ricordi familiari e personali di viaggi avventurosi in zone proibite, di incontri con spie e di passioni che lo hanno portato a collezionare migliaia di libri, statue tibetane e gabbie piene di uccelli esotici.
Parola dopo parola, ricordo dopo ricordo, con l’inimitabile spontaneità e irriverenza della sua parlata, Tiziano Terzani si rivela, in tutta la sua pienezza e umanità: viaggiatore d’eccezione, giornalista di qualità, testimone delle grandi passioni del proprio tempo, uomo animato dalla curiosità per il diverso e da una profonda e sofferta spiritualità.

Fonte : http://www.internetbookshop.it





Tiziano Terzani - La fine è il mio inizio

“Ho il senso che non mi tocca più nulla, perché non sono quella maschera,
non sono questo corpo, non sono i miei ricordi, non sono …
Sono una cosa molto più grande, molto più piccola, molto più particolare,
ma non sono niente di tutto quello.
E proprio perché non sono niente di specifico, mi posso permettere di pensare che sono tutto”

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"E' così difficile immaginare un mondo in cui la scienza sia al servizio dell'uomo? Una scienza che non sfrutti la natura? E' davvero utopico immaginare una civiltà in cui le relazioni tra gli uomini siano più importanti dell'efficienza e del progresso materiale?
Il grande pericolo è la rinuncia alla speranza, l'idea che i giochi sono fatti, che il mondo è già in mano "agli altri" e che non ci si può più far nulla"



Non conoscevo Tiziano Terzani , nel senso che non avevo mai letto niente di lui.

E stato un Amico sul Blog di Beppe Grillo a dirmi di leggere Tiziano ( lui è di madre lingua tedesca e leggeva Tiziano già da giornalista).
Sono Rimasto colpito ma soprattutto mi ha confermato e, fatto capire alcune cose, il mondo asiatico visto con i suoi occhi ,oggi assume per me un modo nuovo di guardarlo.

La conferma che un mondo più equo non può essere delegato a pochi, ma è un percorso umano di massa “ Folco quanti comunisti ha ammazzato Mao” in questa frase trovi l’essenza del fallimento delle ideologie totalitarie Marxiste e non, perché frutto si di bisogni umani ma non di processi culturali del popolo ( i comunisti erano i contadini cinesi non Mao o altri che per fare l’uomo nuovo distruggono la cultura del popolo).
Cosa ci aspetta in futuro “ ho visto abbattere la prima statua Stalin al grido di w Allah, Folco se il Marxismo e stato il fucile dei poveri nel XX secolo, Allah sarà quello del XXI secolo”.

Potrei andare oltre ma mi fermo dicendo che dal libro emerge anche la serenità di un uomo che sa di morire e affronta questa sfida serenamente, facendo una riflessione sul suo cammino umano chi era e chi è adesso.

Grazie Tiziano per i tuoi ricordi e per le tue riflessioni .


Approfondimenti :
http://www.tizianoterzani.com
Wikipedia.org
Lettera di Tiziano Terzani ad Oriana Fallaci
Interviste
Art. Corriere Della Sera 29/07/2004
Speciale Corriere Della Sera
Rai 24 New
Rai 24 New Reportage
Rai Tre 28/07/2006