18 agosto, 2006

Reinventiamo la coalizione di governo !!!!!


Sono andato in ferie facendo l’ultimo Post su Fidel e la retorica del nostro Presidente della Camera Fausto Bertinotti.

Sono qui in ferie alla ricerca di un Internet Point per scrivere quello che penso…sugli ottanta anni di Fidel e dei suoi 47 anni da dittatore.

In questi giorni sono diversi gli articoli sui quotidiani che si occupano di Fidel di Cuba e delle opinioni di alcuni esponenti politici Italiani soprattutto di quelli che fanno parte della cosiddetta sinistra Radicale.

Prendo atto che un veterano della sinistra Comunista Italiana come Pietro Ingrao non è d’accordo sulle affermazione di Fausto Bertinotti e dichiara “ A Cuba pesante dittatura dissento dal messaggio” facendo notare che ancora oggi a Cuba il popolo non sia Libero….decretando il fallimento Castrista (fonte il corriere della sera del 17/07/06) .

Dalla stessa fonte leggo Parlato “ lì a Cuba c’è poca democrazia ma di sicuro non c’è fascismo”

Ma guarda un po’….allora cosa sarebbe!!!!! Ma soprattutto con quale metro si misura una dittatura?

Forse non sarà fascismo inteso come lo intendiamo noi Italiani….ma solo e soltanto perché non siamo avvezzi a vedere e riconoscere il FASCIOCOMUNISMO……A CAUSA DELLA NOSTRA ANOMALIA ITALIANA!!!!!! Quella stessa anomalia che consente a persone antidemocratiche nei valori che perseguitano di poter dirsi ancora oggi Comunisti Leninisti e Filocinesi.

Questo glielo consente la nostra Democrazia e tutte quelle persone che nei sessanta anni di storia Repubblicana hanno lottato per mantenerla.

Questi signori compreso L’attuale segretario del P.R.C. Giordano e il segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto (ultimamente sempre più spesso fotografato con il mezzo sigaro toscano….. già loro sono i politici del mezzo toscano) perché vedete i Comunisti Italiani sono stati i primi a fare gli Auguri a Fidel !!!!!!!!




FONTE:Partito Dei Comunisti Italiani

FORZA COMANDANTE


A Fidel gli auguri del Pdci

Ufficio Stampa

Roma 1 agosto 2006

Di fronte alla notizia dell'improvvisa operazione che ha dovuto subire il presidente della Repubblica di Cuba, la segreteria nazionale del partito dei Comunisti italiani ha inviato a Fidel Castro gli auguri piu' fraterni di una rapida guarigione. Non solo Cuba ma l'intera America Latina ha bisogno che Fidel Castro riprenda al più presto il suo ruolo di guida nel suo paese e di stimolo del processo politico continentale. Il Pdci stigmatizza infine i soliti tentativi di denigrazione che Cuba deve subire anche in un momento delicato come questo. I soliti uccelli del malaugurio si dovranno ancora una volta ricredere di fronte alla compattezza con cui il popolo cubano saprà affrontare ogni sfida nel solco di quella esperienza rivoluzionaria che ha sin qui assicurato a Cuba indipendenza e dignità.

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CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos)

''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalità nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile ''.

Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andrà
in onda nella puntata di domani di Telecamere.

''Questo –aggiunge - non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Però il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa sì che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.

Fonte:http://www.adnkronos.com



Purtroppo per noi questi sono nel 2006 al governo in Italia!!!!!!!

RETORICA E IMBECILLITA' QUI SONO UN TUTTUNO....


I Falsi Democratici non dovrebbero stare al governo in un paese Democratico!!!!!!!

Quando ci e hanno incarichi istituzionali di rilievo ….vuol dire che qualcosa non funziona…che nel paese l forza di centrosinistra non è in grado di coinvolgere i cittadini…..I partiti della sinistra Radicale dovrebbero stare fuori dall’area di centro sinistra in quanto i valori da loro espressi non sono chiaramente a favore della Democrazia….è solo con l’adesione alla democrazia come valore assoluto è irrinunciabile che si consente il ricambio politico e il governo del popolo, dando al popolo tutte quelle libertà individuali e collettive intrinseche nella democrazia di tipo occidentale.

Spesso prima delle elezioni si sentiva dire che il governo che guidava il paese metteva a rischio la democrazia…….Io sono convito che mettono più a rischio i valori democratici affermazioni che per Fidel o per qualunque altro regime dittatoriale indipendentemente dal colore che riveste il regime.

Dico tutto questo da uomo di centro sinistra che si sente di Gridare …

W IL POPOLO CUBANO LIBERO DAL DITTATORE FIDEL ….

AFFINCHE POSSA SCEGLIERE LIBERAMENTE I PROPRI LEADER DI GOVERNO…..ALL’INTERNO DI UNA SCELTA DI UOMINI E VALORI PLURALISTICI!!!!!!!!


ernesto scontento



Fidel Castro tra i potenti più ricchi "Un patrimonio da 900 milioni



Approfondimenti Articoli Pubblicati il :

18.08.06

Diario di Repubblica

Articolo su Repubblica

15.08.06
La Repubblica

13.08.06
La Repubblica

La Domenica della Repubblica

11.08.06
www.lastampa.it


02.08.06
www.repubblica.it


01.08.06

http://www.comunisti-italiani.it/frames/index.htm

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=58564

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608011556251903/200608011556251903.html

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/01/castro.shtml

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/01/castro_scheda.shtml

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200608articoli/8439girata.asp

Altri Articoli su Repubblica



Se le parole hanno un significato……….

Fonte: Devoto Oil edizione 2005 - CD

democrazia
s.f.
1. Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti (d. rappresentativa)
• D. diretta, forma di esercizio del potere da parte del popolo senza intermediari.

2. Paese ordinato e retto da un’organizzazione democratica del potere: le d. occidentali
• part. D. popolare, espressione che definiva il sistema politico e sociale dei paesi dell’Europa orientale, URSS esclusa.

3. Struttura ideale di governo di una società che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia delle libertà e su di una concezione egualitaria dei diritti civili, politici e sociali dei cittadini
• part. D. socialista, la combinazione dei principi democratici e di autogoverno con quelli dell’uguaglianza sociale ed economica
- D. formale, in cui le istituzioni democratiche e i criteri di uguaglianza si realizzano solo sul piano giuridico e politico
- D. sostanziale, in cui le istituzioni democratiche si manifestano anche in una concreta uguaglianza socio-economica tra i cittadini
- D. totalitaria, espressione usata nella pubblicistica politica contemporanea per designare una particolare forma di potere dispotico, esercitata da un singolo o da un gruppo di persone, che trova la sua legittimazione nell’entusiasmo delle masse e utilizza subdolamente slogan e simboli tipici della tradizione democratica
- D. elettronica, la libertà di accesso alle informazioni e la possibilità di esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento, che Internet garantisce a tutti gli utenti in uguale misura.

4. L’insieme ideale delle forze politiche che si oppongono alle forme di governo dittatoriali.

5. Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: D. Cristiana, movimento nato dalle
istanze del cattolicesimo sociale alla fine del sec. XIX in Europa e divenuto, dopo la seconda guerra mondiale, partito politico in Italia e in altri paesi del mondo; nel 1994 la Democrazia Cristiana Italiana è diventata Partito Popolare Italiano.

6. Atteggiamento affabile, cordiale, disponibile, spec. nei confronti di sottoposti.

Dal gr. dèmokratía, comp. di démos ‘popolo’ e del tema di kratéò ‘comando’ | prima del 1525



democratico
agg. (pl.m. –ci)
1. Conforme ai principi teorici e pratici della democrazia: governo d.; metodi d.; centralismo d., vedi CENTRALISMO
- Garantito o convalidato dal rispetto o dalla piena applicazione di tali principi: leggi d.; metodi d.; elezioni d
- Fedele o ispirato agli ideali della democrazia: sentimenti d.
• Come s.m. (f. –a), fautore, seguace della democrazia
- Democratici di Sinistra, formazione politica nata nel 1998 dall’unione del Partito Democratico della Sinistra con altri partiti minori di centrosinistra
- Democratici, formazione politica sorta nel 1999 per iniziativa di esponenti moderati del centrosinistra e dei sindaci di alcune grandi città italiane, nel 2001 confluita, con il Partito Popolare Italiano, nel raggruppamento politico di centrosinistra della Margherita.
- 2. estens. (fam.). Di persona sensibile alle esigenze e rispettosa dei diritti altrui.

Dal gr. d mokratikós, der. di d mokratía ‘democrazia’ | prima del 1673



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socialdemocrazia
s.f.
Nome assunto dal partito socialista marxista tedesco al momento del suo distacco dal partito progressista (Lipsia, 1863)
• estens. Ogni orientamento o movimento socialista che sostenga la compatibilità delle proprie tendenze ideologiche e politiche col sistema delle democrazie di tipo occidentale, in contrapposizione al comunismo e al socialismo massimalista.

Comp. di sociale e democrazia, sul modello del ted. Sozialdemokratie | 1918


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socialismo
s.m.
Concezione o attuazione di una società in cui si realizzi una piena eguaglianza sul piano giuridico, sociale ed economico
• In senso più specifico, ogni movimento che persegue l’emancipazione delle classi lavoratrici in una nuova struttura economica della società (socializzazione dei beni di produzione e distribuzione sociale dei beni prodotti), con conseguente abolizione della proprietà privata e superamento delle classi sociali
• S. democratico, vedi SOCIALDEMOCRAZIA
• S. dal volto umano, più attento e sensibile a valori e problemi di singoli
•S. reale, il modello politico e sociale attuato nei paesi che si richiamano all’ortodossia marxista, con particolare riferimento a quelli dell’Est europeo sino alla fine degli anni Ottanta.

Der. di sociale, sul modello del fr. socialisme e dell’ingl. socialism | 1849


socialista
agg. e s.m. e f. (pl.m. –i)
1. agg. Relativo ai principi ideologici o a una determinata espressione politica del socialismo: dottrina s.; economia s.; sistema s.
• Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: partito s. italiano, partito dei lavoratori nato a Genova nel 1892.

2. s.m. e f. Aderente o iscritto a un partito socialista: i s. italiani
• S. democratici italiani (sigla Sdi), partito, facente parte dello schieramento di centro-sinistra, che si ispira al socialismo riformista.


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comunismo
s.m.
Dottrina politica, economica e sociale fondata sulla proprietà non individuale ma comune dei beni esistenti e dei mezzi di produzione; com., l’attuazione, sul piano etico e politico, di ogni concezione più o meno direttamente connessa con tale dottrina, nonché il regime che ne deriva e ne è l’espressione.

Dal fr. communisme, der. di commune ‘comune1’ | 1846


comunista 1
agg. e s.m. e f. (pl.m. –i)
1. agg. Che rappresenta un’espressione o una attuazione pratica del comunismo: dottrine c., paesi c.; partito c., propaganda c.
• Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: partito c. italiano, partito di ispirazione marxista nato nel 1921 da una scissione dal partito socialista; dal 1991 è diventato partito democratico della sinistra, poi trasformato in democratici di sinistra, mentre una sua componente ha dato vita al partito della rifondazione c. da cui poi si è separato il partito dei comunisti italiani (1998) Dovuto al partito comunista: le proposte c
.2. s.m. e f. Chi professa il comunismo, spec. se inquadrato in partito politico: i c. cinesi.dim. fam. comunistèllo nel sign. 2. pegg. fam. comunistàccio nel sign. 2

comunista 2
s.m. e f. (pl.m. –i), non com.
Chi è titolare di un diritto, o partecipa al godimento di un diritto, in comunione con altri.

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assioma
s.m. (pl. –i)
Principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria deduttiva; com., principio, massima.

Dal lat. tardo axioma – tis, dal gr. aksí ma –atos, der. di áksios ‘degno’ e perciò ‘dignità’ | prima del 1565

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radicale
agg.

1. agg. In botanica, relativo alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r; assorbimento r., che viene operato dai peli radicali; foglie r., denominazione impropria delle foglie basali del fusto che in alcune piante sembrano derivare dalla radice.
2. agg. (fig.). Relativo alla radice, cioè all’intima essenza di qualcosa: lo fondamento radicale de la imperiale maiestade (Dante) Relativo alla radice di una parola
• più com. Rivolto a una modificazione o a un risanamento totale e sostanziale: rimedio, rinnovamento radicale. In politica: partito r., partito storico europeo e italiano che si ispira a principi e ideali di sostanziale rinnovamento pur nell’ambito di una concezione liberale; tendenze r., politica r., ispirata ai principi propugnati dal partito radicale; come s.m. e f., appartenente a un partito radicale o sostenitore della sua politica

Dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis ‘radice’; nel sign. politico, calco sull’ingl. radical | prima del 1320