24 agosto, 2006

L'Immigrazione


Il Ministro Paolo Ferrero risponde alla lettera di Beppe Grillo pubblicata sul suo post "Il tabù dell'immigrazione".




L’opinione di ernesto in merito:

Caro Ministro Ferrero permettimi di darti del tu visto che siamo coetanei anzi io sono più vecchio di una anno, ci tengo a sottoliare questo fatto perché probabilmente anzi sicuramente abbiamo vissuto lo stesso periodo sociopolitico Italiano…..
Dando per scontato questo passiamo ad una domanda…..Compagno Paolo,per quanto tempo ancora dovremmo sopportare la vostra politica Marxista Leninista populista….di persone non cresciute rimaste prigioniere di miti nostalgici??????
Vedi Compagno Paolo….traggo queste affermazioni anche da altre tue dichiarazioni in merito, Ti confesso che come elettore di centro sinistra da sempre sono rimasto deluso…di come voi ancora oggi in maniera cieca e populista propagandate idee delirianti come gli slogan inneggianti a FIDEL…( volente o nolente sei eletto per mezzo dei partiti e non ho sentito tue smentite in merito)
Stiamo pagando a caro prezzo l’alleanza con i partiti della sinistra radicale che rappresentano una minoranza ma pretendono di contare come una forza di maggioranza…è questo è il segno della codardia dei nostri leader di centro sinistra quelli che vogliono il partito Democratico vero.
Inoltre paghiamo lo scotto come elettori che gli eletti sono stati scelti dai partiti perché alcuni di voi gli elettori neanche sapevano che esistevano di conseguenza non potevano neanche conoscere i valori e le capacità individuali della persona.
Detto questo veniamo alla tua lettera compagno:

1) E’ necessario aumentare nettamente gli aiuti dei paesi “sviluppati” ai paesi più poveri, costruire una seria cooperazione - come Italia e come Europa - per favorire lo sviluppo sociale ed economico a partire dal Nord Africa.

CONCORDO RIBADISCO CHE IL PROBLEMA IMMIGRAZIONE E UN PROBLEMA EUROPEO E VA AFFRONTATO ALLA FONTE….MA GLI AIUTI DEVONO ESSERE RIVOLTI E EROGATI SE SI CREANO LE CONDIZIONI DI SVILUPPO CHE RISPETTANO LA RESPONSABILITA’ SOCIALE…..ALTRIMENTI SI CREANO CONDIZIONI DI LAVORO CHE CREANO UNA CONCORRENZA SLEALE NEI CNFRONTI DELLE IMPRESE EUROPEE CHE ANNO UNA LEGISLAZIONE CHE EMANCIPATA A TUTELA DEI LAVORATORI…..COMPAGNO PAOLO IN CINA NON SANNO NEAMCHE CHE COSA E’ LO STATO SOCIALE E I DIRITTI DEI LAVORATORI….

2) E’ necessario superare la legge Bossi Fini perché sostanzialmente questa legge non rende possibile l’ingresso legale degli immigrati in Italia e li costringe alla clandestinità e a diventare preda dei criminali che organizzano la tratta delle persone. Per poter entrare legalmente in Italia è infatti oggi necessario che un datore di lavoro italiano faccia richiesta nominativa al paese d’origine dell’immigrato. Non accade mai perché i datori di lavoro vogliono prima conoscere le persone e poi assumerle….

SONO PARZIALMENTE D’ACCORDO NEL SENSO CHE GLI IMMIGRATI POSSONO VENIRE IN ITALIA PER UN PERIODO DI 6 MESI ALLA RICERCA DI LAVORO….SE LO TROVANO POSSONO RIMANERE….( COSI ABBIAMO LA CERTEZZA CHE POSSONO CAMPARE ONESTAMENTE)

3 ) E’ necessario fare una lotta spietata alla malavita che organizza la tratta delle persone.
Agire e lottare per rimuovere le cause dell’ineguaglianza a livello mondiale non ci esime dal cercare di riportare nella regolarità quello che oggi avviene nella clandestinità. Trattare i migranti come persone e non come merci, garantire loro i diritti civili è la condizione anche per evitare che vengano utilizzati come manodopera a basso costo e affinché anche loro possano giustamente lottare contro lo sfruttamento e l’ingiustizia di questo mondo. Con immutata stima.

CONCORDO CON LA LOTTA ALLA CRIMINALITA’ SENZA LIMITI DI RISORSE.
L’INTEGRAZIONE E LA CITTADINANZA DEVE AVVENIRE DOPO UN PERIODO DI ALMENO 10 ANNI DI PERMANENZA CONTINUA NEL NOSTRO PAESE…NATURALMENTE DEVE ESSERE ASSOCIATA AD UNA BUNA PERMANENZA NEL SENSO CHE NON DEVI AVERE AVUTO PROBLEMI PENALI CON LA GIUSTIZIA DEL PAESE DOVE CHIEDI LA CITTADINANZA……
PIACCIA O NON PIACCIA LE VECCHIE LOGICHE DI DESTRA O SINISTRA SONO ORMAI INAPPLICABILI AI CAMBIAMENTI DELL’ATTUALE SOCIETÀ….UN ESSERE UMANO MANGIA TUTTI I GIORNI E SE NON LAVORA RUBA NELL’90% DEI CASI …. È UNA ESIGENZA PRIMARIA NUTRIRSI E VIVERE….

PS:
UN CONSIGLIO MINISTRO OGNI TANTO VADA NELLE FABBRICHE…..IN QUELLE CHE CHIUDONO SA QUELLE DI ALTA MODA O DEL TESSILE CHE SUBISCANO LA CONCORRENZA NON SOLO DELLA CINA MA ANCHE DEI PAESI DELL’EST EUROPA….PENSIAMO ANCHE A FARE L’EUROPA DEI PARI DIRITTI SALARIALI E DEI PARI DIRITTI DEI LAVORATORI…..MINISTRO NON VI SENTO MAI PARLARE DI QUESTE COSE PERCHE’????

NB: IL MAISCOLO E SOLO PER DIFFERENZIARE L’INTERVENTO DALLA LETTERA.

ernesto scontento 24.08.06 00:07

Approfondimenti:

http://immigrazione.wordpress.com

http://italy.indymedia.org

http://www.meltingpot.org

http://www.governo.it

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Se il ministro Ferrero dopo essersi preso la Briga di scrivere a Beppe.....sapendo che la sua lettera veniva pubblicata, ora si prende anche la Briga di leggere i commenti.....da bravo ministro dovrebbe cambiare linea politica!!!!!!!!!
UN POLITICO SERIO DOVREBBE RENDERSI CONTO DELLA DISTANZA FRA LE SUE IDEE (DA VECCHIA SINISTRA MARXISTA LENINISTA) E QUELLE DEI CITTADINI....UN REFERENDUM SULL'IMMIGRAZIONE OGGI RESTRINGEREBBE I CORDONI DELLA BOSSI FINI ALTRO CHE APRIRLI......
Si Informi Ministro lei e il suo partito mi avete fatto pentire di aver votato anche questa volta centro sinistra ( se lei viene da D.P. io vengo dal P.C.I. Compagno pero cresci dai retta )
IN ITALIA MINISTRO LA DISOCCUPAZIONE AUMENTA…..COME MAI??????

Approfondimenti:

http://www.pane-rose.it

http://www.istat.it

ernesto scontento 24.08.06 09:08

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BERTINOTTI TU E I TUOI MINISTRI SIETE LA ROVINA DELL'ITALIA.....DEL RESTO SU CHI NEGA NEL 2006 CHE CUBA E SOTTO LA DITTATURA DI FIDEL...COSA TI VUOI ASPETTARE....SE NON MENZOGNE POPULISTE!!!!!

FERRERO UN CONSIGLIO GLI IMMIGRATI MANDATELI TUTTI A CUBA CI PENSA FIDEL A CONVERTIRLI IN FORZA LAVORO....

SIETE LA ROVINA DELL'ITALIA....ERAVATE DEMAGOGHI E ESTREMISTI IN PASSATO IMPONENDO LE VOSTRE IDEE ANCHE SE ERAVATE UNA MINORANZA E ORA CERCATE DI ATTUARE IL VOSTRO IDEALISMO POPULISTA (FERRERO VIENE DA DEMOCRAZIA PROLETARIA)


APPROFONDIMENTI:

http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Ferrero

Paolo Ferrero- Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Paolo Ferrero (nato a Pomaretto, TO, 17 novembre 1960), è un uomo politico italiano, attuale Ministro della Solidarietà Sociale (dal 17 maggio 2006).
Biografia
Vive i suoi primi anni a Chiotti in Val Germanasca, una contrada di appena 100 abitanti, dove frequenta le scuole elementari, i primi due anni nelle pluriclassi. Poi si trasferisce a Villar Perosa, la cittadina della Famiglia Agnelli.
A 17 anni si iscrive a Democrazia Proletaria (DP), partito politico della Nuova Sinistra, nei cui organismi dirigenti entrerà negli anni successivi. Dopo essersi diplomato all'Istituto tecnico industriale inizia a lavorare come operaio, nel 1978, allo stabilimento FIAT del Lingotto, dove distribuisce volantini e si occupa del bollettino operaio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_Proletaria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Democrazia Proletaria (DP), era un partito politico italiano di estrema sinistra, nato come coalizione elettorale.

ernesto scontento 24.08.06 09:22

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L'Italia sta pagando un prezzo troppo alto per mandare a casa Berlusconi.......

CARI COMPAGNI....ALLE RIUNIONI DELL'ULUVO LA PAROLA D'ORDINE ERA MANDIAMO BERLUSCONI A CASA E POI SI DISCUTE......
MA QUANDO DISCUTIAMO E DOVE????????
I PARTITI MODERATI ANNO MESSSO IL GOVERNO IN MANO AI MARXISTI LENINISTI.....E POI DICEVANO CHE ERA BERLUSCONI LA ROVINA DELL'ITALIA.....MA IO COMINCIO AD AVERE GROSSI DUBBI....SECONDO ME SE BERLUSCA E INCIUCIATO VOI SIETE INCAPACI.....E FALSI STATE FACENDO COSA VI PARE SENZA IL MINIMO CONTATTO CON GLI ELETTORI.....MA IL PEGGIO E' CHE CREDETE ANCHE DI AVERE RAGIONE....

ernesto scontento 24.08.06 09:36

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X Ernesto Scontento delle 9:22

Rif. Antonio De Franco delle 9:16
Dove lo mettiamo il monumento per "Ferrero" a villar vattelapesca o a canicattì?
Ma hai proprio tempo da perdere!
La risposta di Ferreno è stupida in quanto un ministro che non parla da ministro ma parla da legislatore e antropologo si giudica da sè.
Ma è stato più stupido il moderatore a fare un post del commento di sto Ferrero, ministro, che andava inserito come tutti gli altri commenti.
De Franco Antonio 24.08.06 09:35

Ti seguo male…….ma ci provo

X Il monumento non vale neanche la pena spendere i soldi.. casomai mandiamolo a lavorare….
La risposta e stupida perché un ministro quando risponde deve dire cose vere…e dare soluzioni applicabili…..nell’interesse dei cittadini italiani…
La scelta di Beppe….e discutibile ma vedila come un incoraggiamento ai blogger come dire scrivete che vi leggono…
Sono in Ferie quindi il tempo lo devo passare in qualche maniera!!!!!!


ernesto scontento 24.08.06 09:50

Recepito.
Non ci resta che sperare che persone come Ferrero sappiano leggere!
Saluti e buone ferie.
Antonio de Franco
Antonio De Franco 24.08.06 10:03

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buongiorno

ma ripensandoci bene... se uno lo mettono a un ministero che si chiama "solidarietà sociale". che caxxxxxo ci aspettiamo che dica?
voglio dire che il problema è proprio questo ministero. che vuol dire "solidarietà sociale"? è un'espressione fumosa, astratta, indeterminata, ambivalente, non pragmatica, sconfinata.... insomma, potrei continuare per ore, e potete continuare anche voi, a trovare altri aggettivi negativi e non.
cioè della "solidarietà sociale" tout court se ne dovrebbe occupare la chiesa, tanto per citare qualcuno.
la solidarietà sociale, senza virgolette, dovrebbe essere l'obbiettivo principale di TUTTA l'azione politica, o no?

@ liliana pace 24.08.06 09:59

liliana mi aspetto che dica cose vere e realistiche......anche vorrei fare questo ma non si può mancano i fondi...perlomeno fa una denuncia
se come dici tu si occupa di solidarieta sociale...
Si L'azione politica soprattutto di centro sinistra deve essere verso uno stato sociale giusto ed ecquo, qui non ci piove....ma attenzione in primis rivolto verso di noi in quanto cittadini elettori e mandatari del mandato politico....dopo senza egoismi e fin dove e possibile si fa solidarietà sociale....
liliana questi stanno facendo demagogia in Italia il lavoro manca agli Italiani...e non è vero del tutto che non voglio fare certi lavori...e vero che non vogliono cogliere i pomodori o fare le badanti...o altri lavori saltuari (colpa nostra come genitori) ma da qui a dire che siamo vagabondi c'è ne corre....
Comunque ricordati che più aumenta la richiesta di lavoro e più diminuisce il suo valore intrinseco...pensaci bene.
L'immigrazione deve entrare per lavorare su chiamata...magari dando all'immigrato un periodo di permanenza di 6 mesi in italia per cercare lavoro..dopo se lo trova rimane ma finche lavora...è non e vero come dice ferrero che cosi e sotto ricatto dell'imprenditore mica siamo negrieri...e lui che se fuso il cervello con Marx...


ernesto scontento 24.08.06 10:1

ma sì. lo sai che le mie sono provocazioni, perchè purtroppo non ho ricette in tasca da dispensare, dovrei essere io prima degli altri ad esserne sicura.
cerco solo di stimolare punti di vista differenti. quello che volevo rimarcare (d'accordo, lo so che è stato per dare una sistemazione politica a tutte le anime della coalizione) è che potevano creare un'istituzione più, come posso dire, pratica, con compiti specifici, con i piedi per terra anche nel nome. così com'è ci si può mettere tutto, o il contrario di tutto, cioè niente
liliana pace 24.08.06 10:34

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Nella lettera del ministro si cerca di spiegare come ormai l'Italia sia diventata una terra che viene vista come il luogo dove costruirsi una vita dignitosa e un futuro per i propri figli da masse di persone che non hanno avuto la fortuna di nascere in un paese dove se hai fame, mangi. E parecchi ci stanno riuscendo.Volenti o nolenti è così. Non è colpa né nostra né loro.
Oltretutto abbiamo necessità di manodopera e limitare le quote di ingresso al di sotto di questa necessità è una scemenza. Infine c'è una criminalità che prospera sul traffico illegale di clandestini che va stroncata. Sono ovvietà, ma non è né fumo negli occhi né politichese.
Chiaramente quando si decide di sprecare tempo argomentando alle teste di membro(sennò mi censurano), si ricevono risposte dove si cita Cuba, Stalin , la santissima trinità o, al limite, si dice di usare le cannonate. Ora a parte il fatto che è un reato e che la legge morale degli uomini d mare impone loro di soccorrere la gente in pericolo, vi sfido, TESTE DI MEMBRO, a trovare un solo ufficiale della nostra Marina Militare disposto a ordinare di sparare a un gozzo pieno di gente, e un solo marinaio che gli obbedisca.

@ Andrea Brizzi 24.08.06 10:31

Scusa ma dove vedi tu che siamo una terra ricca e piena di risorse?????
Certo possiamo dare lavoro in alcuni settori dove noi Italiani non ci sentiamo gratificati questo si…..
Ma siamo anche il paese che chiude le fabbriche per la concorrenza cinese e la concorrenza dei paesi dell’est Europa ( fai una ricerca sul settore tessile e calzaturiero e poi fammi sapere ma prendi un tranquillante perché ti spaventi) In Toscana chiudono fabbriche con 100/400 dipendenti alla volta…la Piaggio a dirottato il terziario in Cina.. chi rimane senza lavoro quando è fortunato viene ricollocato in aziende piccole con tutta la precarietà intrinseca alla tipologia dell’impresa….
Quindi e segno evidente che non siamo terra di manodopera a basso contenuto tecnico…salvo eccezioni.. lavori stagionali, badanti e edilizia quest’ultima peraltro viste le recenti norme e il lungo periodo di crescita e in attesa di una recessione imminente.
Quindi il problema immigrazione va anche affrontato tenendo presente le possibilità reali che una nazione può offrire senza Demagogia ma con forti dosi di realismo.
Va tenuto presente anche il fattore sicurezza…anche gli immigrati mangiano per vivere e se non lavorano cosa fanno…..fanno quello che fanno anche tanti Italiani Rubano…ma anche qui va detto che se abbiamo un male non e accentuandolo che lo risolviamo il problema.
Fammi sapere in quale paese vivi perché io tutto questo benessere non lo vedo in Italia…anzi secondo me ( ma anche secondo tanti economisti) noi non cresciamo come il resto dell’europa proprio perché produciamo prodotti a basso valore tecnologico e quindi facilmente aggredibili dalla concorrenza dei paesi sopra menzionati.
Detto questo ci vorrebbero i cervelli casomai…MA QUELLI NOI GLI ESPORTIAMO SE NON LO SAI….C’E’ LI RUBANO ALL’ESTERO!!!!!
Quindi senza retorica non e questione di lotta Marxista ma di inadeguatezza dello strumento Marxista per la lettura della società attuale.


ernesto scontento 24.08.06 11:33

20 agosto, 2006

Avanti Barra a Dritta Verso il Libano

QUESTA VOLTA CON L’INTERVENTO IN LIBANO IL MINISTRO DEGLI ESTERI MASSSIMO D’ALEMA HA PERSO LA BUSSOLA……

TORNARE INDIETRO SARA’ DURA…..

MA IN REALTA’ VOGLIANO TORNARE INDIETRO?



Il Ministro della difesa Arturo Parisi dice “ la missione sarà lunga,costosa e difficile”…il che detto al TG.1 lascia bene intendere quali siano i rischi e i costi di una tale missione.

Sull’Epresso del N.33 del 2006 pag.25, L’intervista al nostro Ministro degli esteri è intitolata

“ In Libano resteremo anni”

MA MIRACOLO DELL’UNIONE E DELLA NOSTRA POLITICA …QUESTA VOLTA TUTTE LE FORSE POLITICHE SIA DI CX CHE DI CD SONO FAVOREVOLI ALLA MISSIONE…seppur con qualche distinguo ma favorevoli (segno evidente di una politica trasversale ma pendente verso concetti ideologici di destra)

Fatta questa piccola introduzione, esprimo il mio parere in merito, come del resto già fatto in altre occasioni sulla legittimità di Israele a difendersi, quindi ribadisco che le guerre sono la morte della politica……E SONO FAVOREVOLE ALLO STATO ATTUALE ALL’INTERVENTO DA PARTE DEI CASCHI BLU IN LIBANO affinché la politica possa riprendere il suo ruolo di mediazione per tentare di risolvere il problema del Medio Oriente, vedo favorevolmente l’ampio consenso del Parlamento in quanto se cambia governo l’orientamento politico su questa missione non dovrebbe cambiare.

Ma da questa vicenda mi vengono spontanee due riflessioni.....la prima di carattere interno.......perché una tale unanimità a sinistra?

Che cosa vuol significare l’affermazione del nostro ministro dell’ambiente Pecoraio Scanio quando dice via al più presto dall’Iraq…per rinforzare la nostra presenza in Libano!!!!!

Forse le guerre non sono guerre in qualunque paese esse siano?

Un soldato morto con il casco blu alleggerisce le nostre pene?

LO SO CHE QUALCUNO SOSTIENE CHE QUESTO INTERVENTO E’ UN INTERVENTO SOTTO LA REGIA DELL’ONU…E QUINDI A TUTTO IL NECESSARIO PER ESSERE UNA MISSIONE DI PACE……….

MA ANCHE L’INTERVENTO IN IRAQ E’ UNA MISSIONE DI PACE….PAROLE DEL NOSTRO EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI.

ALLORA CHE COSA E’ CAMBIATO?

Semplice in mezzo a questa guerra c’è Israele……e Israele è come la Nato o L’america unisce sempre la sinistra….comunque la si voglia mettere è così……..
D’Alema non è uno stupido è quando non può parlare manda messaggi….
allora ecco che va ha braccetto con chi rappresenta il partito di Dio….. lui laico e rappresentante di uno Stato laico e di diritto commette queste gaff..... involontariamente?????

Io non ci credo e troppo navigato e fa politica da oltre quaranta anni per commettere queste ingenuità…….è stato il suo messaggio alla sinistra radicale ben percepito e mirato tanto da fargli avere un ampio consenso dall’Unione….quello del centro destra era scontato, loro sono per portare democrazia è capitalismo ovunque anche dall’alto come ama dire spesso la sinistra nostrana.

MA VENIAMO AL SECONDO PUNTO …..perché il nostro ministro ha perso la bussola è ora L’Italia e il maggior paese coinvolto a gestire la questione Libanese?!?!?!?

Semplice, come spesso accade al nostro ministro degli esteri lui crede di sapere tutto e fa tutto da solo ( spesso si elogia che la destra lo vede con simpatia per il suo decisionismo) lui credeva di avere L’Europa alle spalle……MA GUARDA CASO….LA GERMANIA DICE NO…LA FRANCIA FA MARCIA INDIETRO…E LA SVEZIA CONTRIBUISCE CON DENARO ALLA MISSIONE……LA GRAN BRETAGNA E INPEGNATA IN IRAQ….L’AMERICA PURE
( MA POI AGLI AMERICANI SE ISRAELE ANDAVA AVANTI CON LA GUERRA CHISSA’ SE GLI DISPIACEVA POI TANTO MILITARMENTE PARLANDO)

Quindi lo scenario che si apre è il seguente….

I MAGGIORI PAESI EUROPEI MANDERANNO DEI SOSTEGNI SIMBOLICI…..

E NOI SAREMO L’UNICO PAESE AD AVERE FATTO UN ITERVENTO ROBUSTO
(difficile ora defilarsi, ammesso che lo si voglia! è indubbio che sul piano internazionale stiamo acquisendo spessore)

MA SAREMO IN LIBANO CON PAESI DI CULTURA ISLAMICA O PERLOMENO DI ORIGINE NON CRISTIANA (Israele permettendo) E COSA NON DA POCO CON PAESI CHE HANNO UN DIVERSO APPROCCIO IDEOLOGICO DAL NOSTRO NEI CONFRONTI DELLA RELIGIONE…….

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Fonte La Repubblica del19/08/06 - Unità in uomini:

Italia 2.000 unità, Francia 200 Unità ( aveva promessi da 2.000 5.000) , Gran Bretagna e Germania offrono logistica e mezzi, altri paesi Europei offrono sostegno economico,

Turchia 5.000 unità, Indonesia 1.000 unità, Marocco 2.000 unità, Malesia 2.000 unità, altri paesi come il Nepal e Bangladesh si sono resi disponibili all’invio di truppe DI TERRA,

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Forse prenderemo il comando della missione “ a questo punto mi sembra il minimo”
(La Francia manda 200 uomini ma vuole che sia un suo generale a guidare la missione….è perché? Se è lecito porsi la domanda!!!!!)
Certo non sarà facile quando dovremmo ordinare ai Turchi di entrare in una postazione sospetta o di effettuare un controllo…..o meglio ancora di dover difendere dei Cristiani da un ipotetico attacco (intendiamoci io spero che tutto questo non accada ma in guerra si deve sempre prevedere l’ipotesi peggiore) dai soldati del partito di Dio vedremo se le coscienze individuali avranno la meglio sugli ordini dei Cristiani…che da quanto mi risulta l’oro li chiamano infedeli…..)

MA SPERIAMO CHE IL CASCO BLU UNISCA ANCHE IN QUESTA OCCASIONE…….
E IN QUESTA PARTICOLARE AREA DEL MEDIO ORIENTE….

ALLA LUCE DELLA PLURALITA’ DELLE FORZE DI PACE IN CAMPO….PERALTRO PARITARIE ALLE NOSTRE SE NON SUPERIORI NUMERICAMENTE DA PARTE DI NAZIONI DI FEDE NON CRISTIANA ( il che lasci aperto anche tutto lo scenario logistico da gestire sul campo).

Ripeto che io sono favorevole ad un intervento dell’ONU in Libano ma credo che ci siano dei grossi problemi Europei da risolvere URGENTEMENTE…

IL PROBLEMA DEL MEDIO ORIENTE E' UN PROBLEMA DELL'EUROPA!!!!!

E NON UN PROBLEMA SOLO ITALIANO!!!!!!

La tanto ben auspicata Europa e ancora acerba…è ferma all’Europa monetaria….ma nulla è stato fatto per una integrazione Europeista vera….intendo dire che serve L’Europa della politica estera….. L’Europa dei pari diritti salariali e delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro…perché nessuno lo dice ma le nostre imprese (quelle che evadono) subiscono anche una concorrenza sleale da parte dei paesi dell’est vicini all’Europa…….

NON E POSSIBILE PENSARE DI SOSTENERE I COSTI DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E DELLA POLITICA ESTERA CON LO SPAURACCHIO DEMAGOGICO DEL RECUPERO ALL’EVASIONE FISCALE…..

PERCHE’ SARA’ QUESTO LO SCENARIO INTERNO ALL’ITALIA CHE DARA’ CONSENSO POPULISTICO AI NOSTRI ELETTI……

DEL RESTO IL RECUPERO ALL’EVASIONE UNISCE TUTTI COME E’ POSIBILE DIRE IL CONTRARIO!!!!!!!!

Vedete è come le entrate da multe messe anticipatamente nei bilanci preventivi dei Comuni….stranamente è l’unica voce che oltre ad essere sempre GIUSTA a consuntivo…spesso eccede e copre anche il minor gettito di altre voci…..

MA NOI CITTADINI POSSIAMO SOLO DIRE A BASSA VOCE CHE E’ UN BALSELLO IN PIU’ SULLE TASSE CHE GIA’ PAGHIAMO….

PERCHE’ CHI SOSTEREBBE POLITICAMENTE UNO CHE VA IN GIRO CON UNA GOMMA…. CHE HA UN MILLIMETRO CHE HA UN MILLIMETRO DI BATTISTRADA !!!!!!!!!!

ANCHE SE CONSUMATO DA UNA SOLA PARTE…… MA INFERIORE RISPETTO ALLE NORME DEL CODICE DELLA STRADA………

E COME SANNO BENE I NOSTRI POLITICI IN ITALIA LE NORME SONO INTERPRETATIVE E COMPLESSE!!!!!!!!

QUINDI QUALCOSA SI TROVA SEMPRE…ANCHE IN MATERIA FISCALE…

BASTA UN CONTROLLINO PER FAR CASSA!!!!!!!!!!

NATURALMENTE SE I CONTROLLI VENGONO FATTI ANCHE NEI BILANCI DEI PARTITI…O NELLE IMPRESE DEI NOSTRI ELETTI…… ANCHE LI SI TROVA QUALCOSA !!!!!!!!!!NON E’ CHE LORO SONO IMMUNI…DA VIZI DI FORMA O DALLA COMPLESSITA’ DELLE NORME……….

Di quanto siano complesse le nostre norme!!!!!! ne è cosciente anche il nostro Vice Ministro Vincenzo Visco……..LUI VOLEGA FARE UN ANNESSO PER LE BOMBOLE DEL GAS….. E SI E’ RITROVATO UNA CONDANNA PER ABBUSO EDILIZIO!!!!!!!!

FACCIA ATTENZIONE L’UNIONE…… l’impressione è che il divario fra classe dirigente e base degli elettori sia sempre maggiore….tanto da mettere in pericolo; L’Unico vero progetto politico degli ultimi venti anni, quello della costituzione di un’unica forza di centro sinistra che abbiamo identificato nel partito Democratico………..per troppo tempo avete fatto come vi pare dopo le votazioni popolari, pensando di recuperare con delle scelte politiche da mettere in campo nell’ultimo periodo di legislatura……

Signori ormai la politica di stampo MACCHIAVELICO IN ITALIA HA FATTO IL SUO TEMPO…….

SE VOI CONTINUERETE NELLA STRADA DI CERCARE IL VOSTRO CONSENSO SOLO DA UNA PARTE DEL CETO SOCIALE ITALIANO………REGALERETE ALLA DESTRA IL GOVERNO DEL PAESE PER I PROSSIMI DIECI ANNI.

La politica demagogica di purgare i ceti medi non regge più……in Italia che sempre di più sta diventando ceto medio ( inteso come individuo che punta su se stesso per emergere) povero……e che quindi vuole una politica fiscale equa e giusta ma soprattutto vuole una politica di RESPONSABILITA’ SOCIALE………dove nessuno può esserne escluso da i propri doveri al fine di poter chiedere i propri diritti ad alta voce se necessario….

LAVORATORI DIPENDENTI ( che fanno il secondo lavoro o gli straordinari in nero con il beneplacito dei sindacati),
LAVORATORI PUBBLICI (quelli che fanno l’orario ridotto è anno il tempo di fare un secondo lavoro…ma non solo, sono anche quelli che prendono una percentuale del 1% sui progetti interni che fanno durante l’orario di lavoro…QUESTA LEGGE VE LA RICORDATE E DI BERLUSCONI…MA PERCHE’ QUESTA NON LA TOGLETE??????)

CLASSE POLITICA (quella che costa di più in Europa)

QUESTI ULTIMI DOVREBBERO ESSERE COME DEI BUONI PADRI DI FAMIGLIA E DARE IL BUON ESEMPIO!!!!!!!

Ecco cari Eletti quando farete veramente una politica per una società che sia socialmente responsabile, chiamando a dovere tutti gli attori che compongono la comunità, allora sarete moralmente in grado di fare critiche che non abbiano il sapore di salmoni fuori luogo.

IL TUTTO PER DIRE CHE E’ FACILE FARE UNA POLITICA DI DESTRA O DI SINISTRA….

IL DIFFICILE E’ FARE UNA POLITICA DI CENTRO SINISTRA VERA E CHE UNISCA LA SOCIETA’ NEL SUO INSIEME….IN QUANTO GUARDA ALLA COMUNITA’ NEL SUO COMPLESSO!!!!!!!!!
CERCANDO DI ATTUARE UNA POLITICA CHE GUARDA VERSO LA RESPONSABILITA’ SOCIALE ….. IN UNA SOCIETA’ DOVE IL VALORE DI RESPONSABILITA’ SOCIALE E’ CONDIVISO DALLA MAGGIORANZA DEI SUOI MEMBRI ( nella speranza che qualche eletto sappia cosa voglia dire società responsabile socialmente) .

ernesto scontento

PS: forse sono andato fuori tema….ma le tematiche sono attuali e connesse, quindi difficilmente separabili.


Approfondimenti:

L’Espresso N. 33 Agosto 2006

Vari articoli La Repubblica

19 agosto, 2006

L’INDULTO E SERVITO !!!!!!!!!!!

AGLI ITALIANI PIACE CALDO PREFERIBILMENTE DI AGOSTO………


L’indulto questo strano atto del governo…..che ha diviso gli elettori del centro sinistra….che ha visto quasi unita la classe dirigente del CX…..a chi serviva?

Secondo i nostri politici eletti da chi l’indulto non lo voleva così ……PRECISIAMO CHE I DISSENSI ERANO SOLO E SOLTANTO PER I REATI CONTRO LA P.A. E PER IL FALSO IN BILANCIO!!!!!!!

I nostri politici di cx si sono dati un gran d’affare nel dire che lo facevano per alleviare le sofferenze di chi era in carcere per dei reati minori….in carceri soprafolate è quindi lo stato inadempiente sotto questo profilo doveva porvi un qualche rimedio….

Certo pensiero e principio nobile MA GUARDA CASO BENEFICERANNO DI QUESTO INDULTO TUTTI I FURBETTI DEL QUARTIERINIO……DI BANCOPOLI….E DEI GRAK FINANZIARI CHE ANO TRUFFATO I RISPARMIATORI ITALIANI!!!!!!!!!

Ma nonostante tutto questo governo, continua demagogicamente a fare salmoni su l’evasione fiscale di chi lavora …certo le tasse vanno pagate se vogliamo chiedere i nostri diritti di cittadini….ma bisogna anche avere una classe dirigente che sappia dare il buon esempio con comportamenti etici e inequivocabili…..sono soldi pubblici anche quelli spesi per sostenere 102 ministri e sottosegretari di governo…le auto blu e i portaborse (gli stipendi con indennizzi dei nostri Parlamentari sono i più alti D’Europa)!!!!!!!

Quando i cittadini imprenditori e non……(perché evadono anche i cittadini salariati che fanno il secondo lavoro in nero) avranno davanti a loro esempi di moralità civica da seguire ……allora sarà equo è giusto sostenere politiche di responsabilità sociale nei confronti della comunità in cui noi tutti viviamo ( politici compresi).

MA PER ADESSO LA DOMANDA CHE I CITTADINI SI PONGONO E’ LA SEGUENTE!!!!!

A CHI E’ SERVITO L’INDULTO?

Mi sorge un dubbio…ma certe riflessioni sono di sinistra?



AI PARLAMENTARI ITALIANI I PIÙ ALTI STIPENDI IN EUROPA !!!!!!!!!!!!!

C'è un settore economico in cui l'Italia non ha rivali in Europa. Sono gli stipendi dei deputati al Parlamento europeo. Lo rivela il quotidiano inglese «Times» in un articolo di Anthony Browne secondo il quale gli «extra» degli eurodeputati sono agli sgoccioli. Gli stipendi dei deputati europei sono versati dai rispettivi governi e sono equiparati a quelli dei deputati nazionali, ma gli extra sono pagati da Strasburgo e, secondo Browne, alcuni eurodeputati ammettono che a volte rasentino un vero e proprio sistema di «corruzione legalizzata».

EXTRA E PRIVILEGI - L'Europarlamento aveva difeso questo sistema di extra come un mezzo per bilanciare i deputati che guadagnavano di più con quelli che avevano uno stipendio minore. I vari governi sono d'accordo nel modificare questo meccanismo, ma spetta agli eurodeputati approvare le modifiche e finora hanno sempre rifiutato di perdere i propri privilegi. Ma con la crisi iniziata con i voti contrari di Francia e Olanda alla Costituzione europea, potrebbe diventare difficile questa volta rifiutare l'approvazione.

IL TETTO DEI 7 MILA EURO -La questione dello stipendio degli europarlamentari è oggetto di un confronto che più in generale abbraccia la questione dello Statuto del Parlamento europeo. In questo contesto si sta ragionando sull'ipotesi di fissare in 7 mila euro lordi lo stipendio lordo a cui aggiungere un rimborso per viaggi, missioni e assistenti basato sulle spese effettivamente sostenute e con un rimborso forfettario per tutte le altre voci. Nella proposta della presidenza di turno della Ue, quella del Lussemburgo, si prevede inoltre che i contributi pensionistici siano a carico del Parlamento europeo e siano gli eurodeputati ad accollarsi un terzo delle spese mediche e assicurative. E' tuttavia prevista una fase transitoria d due legislature durante le quali i singoli Stati membri possono scegliere di mantenere l'attuale sistema di stipendio legato a quello dei parlamentari nazionali.

LA CLASSIFICA - L'aggancio delle retribuzioni a quelle dei parlamentari dei rispettivi Paesi di provenienza fa sì che acuni eurodeputati ricevano attualmente dodici mensilità, alcuni tredici e altri quattordici. Per uniformare i salari, si è scelto di riportare i guadagni annuali secondo i dati pubblicati da Times. Ne risulta che un eurodeputato italiano percepisce in un mese (12.007,03 euro) quasi quanto un lettore prende in un anno.



Confronto delle buste paga annuali fra i Parlamentari in Eurolandia:

Italia 144.084,36 euro
Austria 106.583,40
Olanda 86.125,56
Germania 84.108
Irlanda 82.065,96
Gran Bretagna 81.600 euro
Belgio 72.017,52
Danimarca 69.264
Grecia 68.575
Lussemburgo 66.432,60
Francia 62.779,44 euro
Finlandia 59.640
Svezia 57.000
Slovenia 50.400
Cipro 48.960
Portogallo 41.387,64
Spagna 35.051,90
Slovacchia 25.920 euro
Rep. Ceca 24.180
Estonia 23.064
Malta 15.768
Lituania 14.196
Lettonia 12.900
Ungheria 9.132
Polonia 7.369,70 euro

*******
QUANTO CI COSTANO I POLITICI ITALIANI :

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE
TELEFONO CELLULARE gratis TESSERA DEL CINEMA gratis TESSERA TEATRO gratis TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis FRANCOBOLLI gratis VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis PISCINE E PALESTRE gratis FS gratis AEREO DI STATO gratis AMBASCIATE gratis CLINICHE gratis ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis ASSICURAZIONE MORTE gratis AUTO BLU CON AUTISTA gratis RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi .
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera.
La classe politica COSTA AL PAESE 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Inoltre gli stipendi dei deputati Italiani al Parlamento europeo sono i più alti d'europa!!!
Altro che finanziarie…..

Fonte: il costo della Democrazia e altri


L'onda blu del privilegio Di servizio o di rappresentanza: 150 mila vetture pagate dai cittadini. Senza controllo

di Gianluca Di Feo e Paolo Forcellini

Nella chiesa romana si onora il sacrificio di due alpini, morti a Kabul per fare il loro dovere e guadagnare un pugno di euro in più. Fuori invece va in scena l'ingorgo dello status symbol: decine e decine di auto blu, tutte con autista, che cercano di depositare le autorità al riparo dalla pioggia. E poi trovare un parcheggio. Un intreccio di Lancia, Mercedes, Audi e qualche sparuta Fiat e Hyundai che manovrano per sfruttare lo spazio: i vigili devono dare ordine a quel magma di berline monocolore, un rompicapo di incastri superiore a ogni cubo di Rubik. Poi alla fine l'ordine viene trovato: tre grandi spazi intorno alla fontana delle Naiadi si lastricano di ammiraglie. Altri due quadrati si formano verso via Vittorio Emanuele Orlando. Ma non bastano a contenere il fiume blu, che tracima lungo il viale per la stazione Termini davanti al monumento che ricorda i caduti di Dogali e poi dilaga oltre: 24 si appostano in via Pastrengo, altre davanti al Grand Hotel dove un'Audi con il 'passi' di Palazzo Chigi si lascia ammirare nello sfarzo di poltrone in pelle e rivestimenti in radica. Alla fine il cronista de 'L'espresso' ne conta 215. Ma non basta. La processione di vetture di servizio sembra inarrestabile, continuano a orbitare intorno alla piazza in attesa che la cerimonia finisca: sono soprattutto Alfa 156, almeno una trentina, che girano a vuoto aspettando una telefonata della 'personalità'. "Le sembrano tante? Doveva vedere la scorsa settimana, quando c'è stata la funzione per le vittime di Nassiriya", commenta un vigile urbano: "Erano molte di più. Oggi si vede che i politici devono pensare ai giochi per il Quirinale". E infatti nel bel mezzo della cerimonia una Mercedes con scorta attraversa la piazza con la sirena a tutto volume, nonostante la strada deserta, con disprezzo per il silenzio del funerale.

"L'altra volta erano molte di più...". Già ma pur sempre una goccia nel mare delle auto blu, simbolo immortale della superiorità del politico e del grand commis, summa del privilegio italico passata indisturbata dalla prima alla seconda Repubblica. "Scorte e auto di rappresentanza non possono essere uno status symbol ma una risposta a reali necessità", ha tuonato Romano Prodi nel suo discorso d'insediamento. E ha promesso un taglio del cinquanta per cento. A ridurle ci aveva provato da ultima la Finanziaria approvata a fine 2004: nel 2005, 2006 e 2007, deliberava, le spese per le auto di servizio non potranno superare il "90, 80 e 70 per cento di quelle sostenute nel 2004". Ma quante erano le vetture su cui calare la scure? A nessuno era dato saperlo, ragion per cui la stessa norma stabiliva che entro il 31 marzo 2005 le pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto comunicare al ministero dell'Economia la cifra esatta delle auto a disposizione e il relativo costo complessivo, onde poter verificare i risparmi via via conseguiti. Con poco più di un anno di ritardo il censimento è alfine arrivato. Incompleto, molto incompleto. Secondo il documento trasmesso dal ministero dell'Economia al Parlamento, in circolazione ci sarebbero 43.481 auto ex blu (oggi sono quasi tutte grigio-metallizzato). Molte meno di quante stimate da diversi esperti negli anni scorsi: 300 mila se si comprendevano anche le Regioni e gli altri enti locali; 150-170 mila, secondo le fonti, per le sole automobili dei ministeri e degli enti pubblici non territoriali.

Eppure già quelle 215 accatastate il 9 maggio davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli permettono di esaminare un catalogo impressionante dello spreco. Dominano le Lancia Thesis, almeno 40. Una quindicina le Audi, attualmente il top nella gerarchia del potere: dal premier dimissionario al comandante della capitaneria di porto. C'è una sparuta pattuglia di Mercedes, cinque Bmw e cinque Volvo. Due le Maserati: quella del capo dello Stato e quella di Gianni Letta. Per non parlare del Suv Bmw X 5 con lampeggiante e permesso ministeriale. Le più dimesse sono una Citroën Saxo di un ufficiale delle Fiamme Gialle, alcune Hyundai Lantra del ministero della Difesa, delle Fiat Brava e Marea militari e una datata Alfa 155 di un colonnello dei carabinieri. Alle 10 e 50, prima che le bare avvolte nel tricolore escano sul sagrato, la folla di autisti comincia a scaldare i motori: come in un grand prix si attende il via libera per 'prelevare' le autorità e correre verso le Camere per designare il nuovo presidente della Repubblica. Tutto sommato, lo scatto avviene in modo ordinato. Una dietro l'altra, si fermano davanti alla soglia evitando ai privilegiati il rischio di compiere anche il minimo sforzo. Pochi vip raggiungono il parcheggio camminando. Il prefetto Achille Serra, che va via a piedi. Piero Fassino, che si infila in una Lancia K dall'aria stanca e dall'inelegante colore verde. Il segretario di Rifondazione Franco Giordano, fresco di nomina, che resta smarrito per qualche minuto, finché viene raccolto da una Thesis metallizzata, nuova di fabbrica, che sembra sorprendere anche lui. Alle 11 e 10 la colonna blu si dissolve su via Nazionale per ricomporsi, ancora più voluminosa, davanti alla Camera.

A voler prendere per buono il censimento del ministero dell'Economia, l'ammontare dei tagli possibili al parco blu sarebbe risibile: gran parte delle vetture catalogate, infatti, servirebbero a "effettive, motivate e documentate esigenze", a irrinunciabili compiti istituzionali, e perciò potrebbero rientrare nella 'deroga' ai risparmi previsti dalla legge stessa. Qualche esempio. Al ministero dell'Economia 25 automobili sono assegnate "in uso esclusivo" (al ministro, ai sottosegretari, ai top manager), mentre altre 8.929 vanno "in uso non esclusivo" ad altri soggetti. Di queste ultime, ben 8.489 sono le auto utilizzate dalla Guardia di Finanza. E chi mai potrebbe togliere alle Fiamme Gialle un indispensabile strumento di lavoro proprio quando si vuole intensificare la caccia agli evasori? Per non parlare del ministero dell'Interno, dove le autovetture di servizio risulterebbero essere 22.967, di cui 20.444 utilizzate dalla Polizia e 523 dai Vigili del fuoco: inutile dire che entrambi i corpi hanno chiesto l'applicazione del 'comma 13', cioè la deroga. E come comportarsi con il ministero della Giustizia a cui fanno capo, tra l'altro, 1.186 blindate assegnate ai magistrati e 2.370 vetture utilizzate per il servizio traduzione detenuti? Alla fine dei conti sono ben 40.367 le macchine del settore statale per cui è stata chiesta la non applicazione del risparmio di spesa, cioè il 92 per cento circa di quelle censite. E l'operazione promossa dalla Finanziaria si è così trasformata, almeno per ora, in un'effimera bolla di sapone.

Non del tutto, per la verità. Il documento trasmesso al Parlamento, malgrado le infinite deroghe, elenca comunque una serie di economie sull'uso delle auto che alcune amministrazioni sarebbero già riuscite a fare. Si va dai 491,06 euro tagliati dal ministero degli Esteri, "riferiti esclusivamente all'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente" il cui boss è rimasto evidentemente a piedi, ai 401.759,12 euro tagliati dal ministero dell'Ambiente, campione nazionale di risparmiosità. Ma i 401 mila euro dell'Ambiente sono "riferiti prevalentemente alla categoria degli enti parco nazionali", recita il documento del ministero dell'Economia: sorge il sospetto che senza vettura siano rimasti i guardacaccia piuttosto che i funzionari di via Cristoforo Colombo a Roma. Gli altri due ministeri più impegnati sulla via dell'austerity sono quelli dell'Istruzione, con un risparmio complessivo di 302.414 euro, e delle Infrastrutture (248.534). In totale la decurtazione alle auto blu avrebbe portato nelle casse pubbliche in questa prima fase poco più di 1,3 milioni di euro.

Poca cosa rispetto all'enormità della spesa per le quattro ruote di Stato. Che Luigi Cappugi, consulente del governo Berlusconi, meno di due anni fa aveva stimato ammontare complessivamente a 10,5 miliardi l'anno (esclusi gli enti locali). Come si arrivava a questa cifra? Il costo medio di ogni vettura era calcolato in 70 mila euro all'anno, inclusi autista e benzina, che andava moltiplicato per le circa 150 mila vetture in dotazione (molte delle quali destinate però, come s'è visto, a scopi di ordine pubblico, sanità, ecc.). Cappugi proponeva una cura drastica: togliere l'auto blu a gran parte dei politici e degli amministratori e pagar loro il taxi. Secondo l'economista l'esborso sarebbe ammontato "al massimo all'8 per cento" della spesa per le normali auto di Stato: se metà delle autovetture blu venissero sostituite da buoni-taxi, il risparmio netto ammonterebbe quindi a 4,8 miliardi l'anno. Quel suggerimento non fu raccolto da nessuno. Maggior successo ha invece ottenuto un altro espediente: sostituire le auto in proprietà dello Stato con quelle in leasing o a noleggio a lungo termine. La Consip - società dello Stato che gestisce le aste per l'acquisto di beni e servizi necessari all'amministrazione - ha già emanato alcuni bandi per la fornitura di auto in leasing. L'ultima gara, per 300 vetture, è di poche settimane fa e se l'è aggiudicata la Lease Plan, controllata dal Gruppo Volkswagen, dalla Mubadala, impresa che fa capo al governo di Abu Dhabi e che possiede anche un sostanzioso pacchetto di Ferrari, dalla Olayan, massimo gruppo dell'Arabia Saudita. Riusciranno prossimamente i soliti noti a viaggiare su fiammanti vetture di Maranello? O dovranno accontentarsi di teutoniche Volkswagen? Staremo a vedere. Il vero pericolo è che le macchine a nolo sul medio e lungo periodo costino più di quelle in proprietà e soprattutto che, sul breve termine, offrano a Stato ed enti locali margini e alibi per una politica più spregiudicata di distribuzione delle auto blu. Ci sono poi i furbetti che fanno man bassa di taxi e vetture con autista: in Emilia ha fatto discutere il caso dell'ex sindaco diessino di San Lazzaro, che nel 2002 ha speso oltre 23 mila euro per 461 trasferte con la targa Ncc e 23.448 per i 431 viaggi dell'anno successivo, senza contare poi i taxi usati per raggiungere Bologna o i municipi confinanti.

La Corte costituzionale ha stabilito che governo e Parlamento potevano deliberare 'tagli' alle vetture di Stato ma non potevano ledere l'autonomia degli enti locali fissando anche nei loro confronti riduzioni di spesa per una specifica voce. Che fanno, dunque, su questo terreno, Regioni, Province e Comuni? I comportamenti sono molto diversi: c'è chi si dà alla pazza gioia, aumentando il numero delle auto di servizio e spesso anche la cilindrata, e chi, invece, spinto anche dalle decurtazioni complessive dei bilanci locali deliberate dalle ultime finanziarie, si autoriduce pure le auto blu. E il colore politico delle amministrazioni raramente è decisivo. Forti polemiche ha suscitato due anni fa, ad esempio, il rinnovo del parco macchine della Regione Friuli. Secondo l'opposizione di centro-destra l'età media delle auto non superava i due anni. Ma soprattutto destava scandalo la scelta delle nuove 'ammiraglie': 12 supercar per Riccardo Illy e colleghi, compresa una Lancia Thesis 3.2 V6 24 modello Emblema, un'Alfa 166 24V Luxury con 10 altoparlanti hi-fi, una Lancia Thesis 3.0 con interni in pelle e superaccessoriata, e via elencando. I beneficiati si sono scandalizzati a loro volta, definendo "argomento futile" l'oggetto della polemica, parlando di "strumentalizzazione e demagogia" e sottolineando la "scelta nazionale" delle autovetture (una direttiva del '94, firmata Roberto Maroni, ha consentito l'acquisto di auto di servizio di case straniere). Battibecchi anche in Lazio, tra maggioranza e opposizione ma anche tra le stesse forze del centro-sinistra, sulle 76 auto blu destinate a giunta, presidenti di commissione e a qualche dirigente (i consiglieri regionali sono 70): per la pletorica flotta (più auto di quelle di Camera e Senato messe insieme) nei primi cinque mesi della giunta di Piero Marrazzo sono stati spesi 37 mila euro solo in benzina, 20 mila in manutenzione ordinaria e tremila in lavaggi. Assicurazioni e bolli, in un anno, costano alla Regione quasi 100 mila euro. In Campania, dove le auto di servizio sono poco più di 80, la creazione di 12 commissioni regionali speciali, accanto alle sei ordinarie, ha prodotto anche 12 nuovi pretendenti (i presidenti di tali commissioni) ad altrettante auto blu. Non aiuta l'esempio vicino del Comune di Napoli, dove il parco veicoli in dotazione per sindaco, assessori e dirigenti raggiunge le 120 vetture.

Un vero e proprio proclama per il risparmio è quello lanciato qualche tempo fa dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini: ha chiesto di privilegiare i mezzi pubblici, di usare il treno (seconda classe) e di dimezzare la spesa per la manutenzione, il noleggio e l'utilizzo delle auto (16 per la giunta e 36 per i dipendenti in missione, per lo più Panda e Punto). In Liguria qualche mese fa il governatore Claudio Burlando ha deciso di stanziare 230 mila euro all'anno in meno per le auto di giunta e Consiglio regionale. In Puglia Niki Vendola, appena insediato, ha cancellato la 'leggina' fatta a proprio uso e consumo dal suo predecessore, Raffaele Fitto, che poco prima delle elezioni aveva stabilito che governatori e presidenti uscenti del Consiglio regionale avevano diritto a utilizzare la limousine di servizio per altri cinque anni. Per far cassa, a Castiglion Fiorentino e in altri comuni della Val di Chiana alcune auto blu sono state addirittura vendute all'asta sulla pubblica piazza. Ma nei garage degli enti locali c'è di tutto. La provincia autonoma di Bolzano, per esempio, nel 2001 aveva due Mercedes classe E con motore da 2800 cc riservate al presidente. E il sindaco di Cesena invece nel 2003 ha difeso l'italianità della scelta che affiancava una nuova Alfa 166 alla Thesis già esistente.

La storia delle 'auto di Pantalone' si potrebbe titolare 'Cronaca di un taglio annunciato'. Annunciato infinite volte, almeno a partire dalla legge del '91(che limitava l'uso esclusivo delle auto blu a ministri, sottosegretari e ad alcuni direttori generali), ma mai realizzato. Come rinunciare, infatti, a un privilegio di non poco conto, specie in città dal traffico caotico, e anche a uno status symbol fra i più ambiti, soprattutto quando l'auto, spesso dotata di lampeggiante e sirena, può fare lo slalom fra i comuni mortali e infischiarsene del codice della strada? Romano Prodi è stato chiaro, lanciando un appello alla sobrietà nel primo discorso da premier: "È mia intenzione ridurre di almeno la metà le scorte per il personale politico e di governo, la cui proliferazione è al di là di ogni necessità reale e sottrae risorse finanziarie e umane che dovrebbero essere destinate alla tutela della sicurezza dei cittadini". Un annuncio già sentito. Forse adesso è l'ora di passare ai fatti. n
Stato di grazia
43.481 vetture nel settore statale, senza contare quelle di Palazzo Chigi e dei servizi segreti. Per uso esclusivo si intende un'auto utilizzata da un singolo alto dirigente Ministero economia e inanze 25 in uso esclusivo, 460 non esclusivo e altre 8.489 per Guardia di Finanza Difesa uso esclusivo 10, non esclusivo 1.038 (304 delle uali per l'Arma dei carabinieri)Ambiente e tutela territorio Uso esclusivo 5, non esclusivo16

Attività produttive Uso esclusivo 5, non esclusivo 30 Comunicazioni 32 non esclusivo Esteri 36 esclusivo, 469 non esclusivo Istruzione, università e ricerca uso esclusivo 20, non esclusivo 1.003Consiglio di Stato e Tar

1 esclusivo, 45 non esclusivo Corte dei Conti

41 esclusivo, 10 non esclusivo Giustizia

uso esclusivo 712 uso non esclusivo 3.697 (1.186 blindate assegnate ai magistrati, 2.370 per traduzione detenuti) Monopoli di Stato

non esclusivo 68 (65 servizi ispettivi)

Beni culturali uso esclusivo 5, non esclusivo 202 (89 per nucleo carabinieri beni culturali)

Lavoro esclusivo 4, non esclusivo 35 (4 per nucleo carabinieri) Infrastrutture e trasporti

uso esclusivo 69, altre 807 per Capitaneria di porto Politiche Agricole uso esclusivo 3, non esclusivo 2.841 (2.819 forestale) Interno

22.967 auto (20.444 polizia, 2.523 vigili del fuoco)

Fonte: L'Espresso 26-5-06


Approfondimenti:

18/08/2006
La Repubblica

Altri Articoli Su La Repubblica


18 agosto, 2006

Reinventiamo la coalizione di governo !!!!!


Sono andato in ferie facendo l’ultimo Post su Fidel e la retorica del nostro Presidente della Camera Fausto Bertinotti.

Sono qui in ferie alla ricerca di un Internet Point per scrivere quello che penso…sugli ottanta anni di Fidel e dei suoi 47 anni da dittatore.

In questi giorni sono diversi gli articoli sui quotidiani che si occupano di Fidel di Cuba e delle opinioni di alcuni esponenti politici Italiani soprattutto di quelli che fanno parte della cosiddetta sinistra Radicale.

Prendo atto che un veterano della sinistra Comunista Italiana come Pietro Ingrao non è d’accordo sulle affermazione di Fausto Bertinotti e dichiara “ A Cuba pesante dittatura dissento dal messaggio” facendo notare che ancora oggi a Cuba il popolo non sia Libero….decretando il fallimento Castrista (fonte il corriere della sera del 17/07/06) .

Dalla stessa fonte leggo Parlato “ lì a Cuba c’è poca democrazia ma di sicuro non c’è fascismo”

Ma guarda un po’….allora cosa sarebbe!!!!! Ma soprattutto con quale metro si misura una dittatura?

Forse non sarà fascismo inteso come lo intendiamo noi Italiani….ma solo e soltanto perché non siamo avvezzi a vedere e riconoscere il FASCIOCOMUNISMO……A CAUSA DELLA NOSTRA ANOMALIA ITALIANA!!!!!! Quella stessa anomalia che consente a persone antidemocratiche nei valori che perseguitano di poter dirsi ancora oggi Comunisti Leninisti e Filocinesi.

Questo glielo consente la nostra Democrazia e tutte quelle persone che nei sessanta anni di storia Repubblicana hanno lottato per mantenerla.

Questi signori compreso L’attuale segretario del P.R.C. Giordano e il segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto (ultimamente sempre più spesso fotografato con il mezzo sigaro toscano….. già loro sono i politici del mezzo toscano) perché vedete i Comunisti Italiani sono stati i primi a fare gli Auguri a Fidel !!!!!!!!




FONTE:Partito Dei Comunisti Italiani

FORZA COMANDANTE


A Fidel gli auguri del Pdci

Ufficio Stampa

Roma 1 agosto 2006

Di fronte alla notizia dell'improvvisa operazione che ha dovuto subire il presidente della Repubblica di Cuba, la segreteria nazionale del partito dei Comunisti italiani ha inviato a Fidel Castro gli auguri piu' fraterni di una rapida guarigione. Non solo Cuba ma l'intera America Latina ha bisogno che Fidel Castro riprenda al più presto il suo ruolo di guida nel suo paese e di stimolo del processo politico continentale. Il Pdci stigmatizza infine i soliti tentativi di denigrazione che Cuba deve subire anche in un momento delicato come questo. I soliti uccelli del malaugurio si dovranno ancora una volta ricredere di fronte alla compattezza con cui il popolo cubano saprà affrontare ogni sfida nel solco di quella esperienza rivoluzionaria che ha sin qui assicurato a Cuba indipendenza e dignità.

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CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos)

''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalità nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile ''.

Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andrà
in onda nella puntata di domani di Telecamere.

''Questo –aggiunge - non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Però il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa sì che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.

Fonte:http://www.adnkronos.com



Purtroppo per noi questi sono nel 2006 al governo in Italia!!!!!!!

RETORICA E IMBECILLITA' QUI SONO UN TUTTUNO....


I Falsi Democratici non dovrebbero stare al governo in un paese Democratico!!!!!!!

Quando ci e hanno incarichi istituzionali di rilievo ….vuol dire che qualcosa non funziona…che nel paese l forza di centrosinistra non è in grado di coinvolgere i cittadini…..I partiti della sinistra Radicale dovrebbero stare fuori dall’area di centro sinistra in quanto i valori da loro espressi non sono chiaramente a favore della Democrazia….è solo con l’adesione alla democrazia come valore assoluto è irrinunciabile che si consente il ricambio politico e il governo del popolo, dando al popolo tutte quelle libertà individuali e collettive intrinseche nella democrazia di tipo occidentale.

Spesso prima delle elezioni si sentiva dire che il governo che guidava il paese metteva a rischio la democrazia…….Io sono convito che mettono più a rischio i valori democratici affermazioni che per Fidel o per qualunque altro regime dittatoriale indipendentemente dal colore che riveste il regime.

Dico tutto questo da uomo di centro sinistra che si sente di Gridare …

W IL POPOLO CUBANO LIBERO DAL DITTATORE FIDEL ….

AFFINCHE POSSA SCEGLIERE LIBERAMENTE I PROPRI LEADER DI GOVERNO…..ALL’INTERNO DI UNA SCELTA DI UOMINI E VALORI PLURALISTICI!!!!!!!!


ernesto scontento



Fidel Castro tra i potenti più ricchi "Un patrimonio da 900 milioni



Approfondimenti Articoli Pubblicati il :

18.08.06

Diario di Repubblica

Articolo su Repubblica

15.08.06
La Repubblica

13.08.06
La Repubblica

La Domenica della Repubblica

11.08.06
www.lastampa.it


02.08.06
www.repubblica.it


01.08.06

http://www.comunisti-italiani.it/frames/index.htm

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=58564

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200608011556251903/200608011556251903.html

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/01/castro.shtml

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/01/castro_scheda.shtml

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200608articoli/8439girata.asp

Altri Articoli su Repubblica



Se le parole hanno un significato……….

Fonte: Devoto Oil edizione 2005 - CD

democrazia
s.f.
1. Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti (d. rappresentativa)
• D. diretta, forma di esercizio del potere da parte del popolo senza intermediari.

2. Paese ordinato e retto da un’organizzazione democratica del potere: le d. occidentali
• part. D. popolare, espressione che definiva il sistema politico e sociale dei paesi dell’Europa orientale, URSS esclusa.

3. Struttura ideale di governo di una società che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia delle libertà e su di una concezione egualitaria dei diritti civili, politici e sociali dei cittadini
• part. D. socialista, la combinazione dei principi democratici e di autogoverno con quelli dell’uguaglianza sociale ed economica
- D. formale, in cui le istituzioni democratiche e i criteri di uguaglianza si realizzano solo sul piano giuridico e politico
- D. sostanziale, in cui le istituzioni democratiche si manifestano anche in una concreta uguaglianza socio-economica tra i cittadini
- D. totalitaria, espressione usata nella pubblicistica politica contemporanea per designare una particolare forma di potere dispotico, esercitata da un singolo o da un gruppo di persone, che trova la sua legittimazione nell’entusiasmo delle masse e utilizza subdolamente slogan e simboli tipici della tradizione democratica
- D. elettronica, la libertà di accesso alle informazioni e la possibilità di esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento, che Internet garantisce a tutti gli utenti in uguale misura.

4. L’insieme ideale delle forze politiche che si oppongono alle forme di governo dittatoriali.

5. Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: D. Cristiana, movimento nato dalle
istanze del cattolicesimo sociale alla fine del sec. XIX in Europa e divenuto, dopo la seconda guerra mondiale, partito politico in Italia e in altri paesi del mondo; nel 1994 la Democrazia Cristiana Italiana è diventata Partito Popolare Italiano.

6. Atteggiamento affabile, cordiale, disponibile, spec. nei confronti di sottoposti.

Dal gr. dèmokratía, comp. di démos ‘popolo’ e del tema di kratéò ‘comando’ | prima del 1525



democratico
agg. (pl.m. –ci)
1. Conforme ai principi teorici e pratici della democrazia: governo d.; metodi d.; centralismo d., vedi CENTRALISMO
- Garantito o convalidato dal rispetto o dalla piena applicazione di tali principi: leggi d.; metodi d.; elezioni d
- Fedele o ispirato agli ideali della democrazia: sentimenti d.
• Come s.m. (f. –a), fautore, seguace della democrazia
- Democratici di Sinistra, formazione politica nata nel 1998 dall’unione del Partito Democratico della Sinistra con altri partiti minori di centrosinistra
- Democratici, formazione politica sorta nel 1999 per iniziativa di esponenti moderati del centrosinistra e dei sindaci di alcune grandi città italiane, nel 2001 confluita, con il Partito Popolare Italiano, nel raggruppamento politico di centrosinistra della Margherita.
- 2. estens. (fam.). Di persona sensibile alle esigenze e rispettosa dei diritti altrui.

Dal gr. d mokratikós, der. di d mokratía ‘democrazia’ | prima del 1673



******

socialdemocrazia
s.f.
Nome assunto dal partito socialista marxista tedesco al momento del suo distacco dal partito progressista (Lipsia, 1863)
• estens. Ogni orientamento o movimento socialista che sostenga la compatibilità delle proprie tendenze ideologiche e politiche col sistema delle democrazie di tipo occidentale, in contrapposizione al comunismo e al socialismo massimalista.

Comp. di sociale e democrazia, sul modello del ted. Sozialdemokratie | 1918


******
socialismo
s.m.
Concezione o attuazione di una società in cui si realizzi una piena eguaglianza sul piano giuridico, sociale ed economico
• In senso più specifico, ogni movimento che persegue l’emancipazione delle classi lavoratrici in una nuova struttura economica della società (socializzazione dei beni di produzione e distribuzione sociale dei beni prodotti), con conseguente abolizione della proprietà privata e superamento delle classi sociali
• S. democratico, vedi SOCIALDEMOCRAZIA
• S. dal volto umano, più attento e sensibile a valori e problemi di singoli
•S. reale, il modello politico e sociale attuato nei paesi che si richiamano all’ortodossia marxista, con particolare riferimento a quelli dell’Est europeo sino alla fine degli anni Ottanta.

Der. di sociale, sul modello del fr. socialisme e dell’ingl. socialism | 1849


socialista
agg. e s.m. e f. (pl.m. –i)
1. agg. Relativo ai principi ideologici o a una determinata espressione politica del socialismo: dottrina s.; economia s.; sistema s.
• Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: partito s. italiano, partito dei lavoratori nato a Genova nel 1892.

2. s.m. e f. Aderente o iscritto a un partito socialista: i s. italiani
• S. democratici italiani (sigla Sdi), partito, facente parte dello schieramento di centro-sinistra, che si ispira al socialismo riformista.


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comunismo
s.m.
Dottrina politica, economica e sociale fondata sulla proprietà non individuale ma comune dei beni esistenti e dei mezzi di produzione; com., l’attuazione, sul piano etico e politico, di ogni concezione più o meno direttamente connessa con tale dottrina, nonché il regime che ne deriva e ne è l’espressione.

Dal fr. communisme, der. di commune ‘comune1’ | 1846


comunista 1
agg. e s.m. e f. (pl.m. –i)
1. agg. Che rappresenta un’espressione o una attuazione pratica del comunismo: dottrine c., paesi c.; partito c., propaganda c.
• Nella denominazione di singoli movimenti o partiti politici: partito c. italiano, partito di ispirazione marxista nato nel 1921 da una scissione dal partito socialista; dal 1991 è diventato partito democratico della sinistra, poi trasformato in democratici di sinistra, mentre una sua componente ha dato vita al partito della rifondazione c. da cui poi si è separato il partito dei comunisti italiani (1998) Dovuto al partito comunista: le proposte c
.2. s.m. e f. Chi professa il comunismo, spec. se inquadrato in partito politico: i c. cinesi.dim. fam. comunistèllo nel sign. 2. pegg. fam. comunistàccio nel sign. 2

comunista 2
s.m. e f. (pl.m. –i), non com.
Chi è titolare di un diritto, o partecipa al godimento di un diritto, in comunione con altri.

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assioma
s.m. (pl. –i)
Principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria deduttiva; com., principio, massima.

Dal lat. tardo axioma – tis, dal gr. aksí ma –atos, der. di áksios ‘degno’ e perciò ‘dignità’ | prima del 1565

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radicale
agg.

1. agg. In botanica, relativo alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r; assorbimento r., che viene operato dai peli radicali; foglie r., denominazione impropria delle foglie basali del fusto che in alcune piante sembrano derivare dalla radice.
2. agg. (fig.). Relativo alla radice, cioè all’intima essenza di qualcosa: lo fondamento radicale de la imperiale maiestade (Dante) Relativo alla radice di una parola
• più com. Rivolto a una modificazione o a un risanamento totale e sostanziale: rimedio, rinnovamento radicale. In politica: partito r., partito storico europeo e italiano che si ispira a principi e ideali di sostanziale rinnovamento pur nell’ambito di una concezione liberale; tendenze r., politica r., ispirata ai principi propugnati dal partito radicale; come s.m. e f., appartenente a un partito radicale o sostenitore della sua politica

Dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis ‘radice’; nel sign. politico, calco sull’ingl. radical | prima del 1320


11 agosto, 2006

La Prigione di Castro!!! Per il Popolo Cubano..... Si Chiama Cuba !!!!

NELLA SPERANZA CHE UN GIORNO ORMAI PROSSIMO I CUBANI POSSANO SCEGLIERE LIBERAMENTE IL PROPRIO GOVERNO......SENZA DOVER COMBATTERE FRA FRATELLI.

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Cuba. Fidel Castro lascia momentaneamente il potere al fratello per motivi di salute

L'Avana, 1 agosto 2006

Il "Lider Maximo" di Cuba, Fidel Castro, ha annunciato ieri di aver ceduto momentaneamente i propri poteri al suo vice, il fratello Raul, ministro della Difesa, a causa di problemi di salute.

In un comunicato letto in tv dal portavoce di Castro, Carlos Valenciaga, il presidente cubano annuncia di doversi sottoporre ad un delicato intervento chirurgico a causa di una acuta crisi intestinale con una forte emorragia.

E' la prima volta in 47 anni che l'ottantenne Castro deve cedere il governo dell'isola.

Raul Castro, il settantacinquenne fratello minore di Fidel, è ministro della Difesa e controlla i cinquantamila uomini arruolati nell'Esercito e nella polizia di Cuba. Da sempre braccio destro del "Lider Maximo", egli stesso aveva affermato in giugno che, se del caso, avrebbe governato l'isola attraverso il Partito Comunista, le cui strutture sono state rafforzate in vista di un'eventuale successione.

Dal governo degli Stati Uniti, da sempre opposti al regime di Castro, arrivano commenti tiepidi. "Stiamo seguendo la situazione. Non vogliamo fare speculazioni sulla salute di Castro, però continuiamo a lavorare affinche' arrivi il giorno in cui Cuba ottenga la sua libertà" è il cauto commento di un portavoce della Casa Bianca, Peter Watkins.

Festeggiano apertamente gli esuli cubani in Florida, che sognano la fine del comunismo a Cuba, mentre il presidente venezuelano Hugo Chavez, estimatore di Castro e principale avversario degli Usa in America Latina si dice "preoccupato" e augura all'anziano leader una "pronta guarigion

http://www.rainews24.it



CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE

Roma, 5 ago. (Adnkronos) - ''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalita' nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andra' in onda nella puntata di domani di 'Telecamere'. ''Questo -aggiunge- non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Pero' il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa si' che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.

Fonte:http://www.adnkronos.com



Cuba, Fidel Castro si sta riprendendo e non ha il cancro

Il "lider maximo" tornerà. Fidel Castro non ha il cancro e sarà al lavoro nel giro di alcune settimane. La rassicurazione arriva dal vicepresidente cubano Carlos Lage, in visita ufficiale a Sucre, in Bolivia. Anche le autorità cubane da l´Avana dicono che Castro si sta rimettendo e potrebbe tornare al potere in poche settimane, anche se il leader non compare in pubblico da 5 giorni dopo l´operazione che lo ha costretto a passare provvisoriamente i poteri al fratello Raul. I suoi collaboratori cercano di allontanare ogni sospetto che il 79enne leader comunista abbia ormai perso il potere di controllo sull'isola centroamericana, conquistato con la rivoluzione del 1959, ma ammettono che la sua salute è debole e che dovrà comunque ridurre il carico di lavoro una volta tornato in sella.

Fonti governative dicono che Castro sta abbastanza bene da poter mangiare da solo e stare seduto, anche se non compare in pubblico dal 26 luglio scorso. Il fratello Raul, 75 anni, non si è fatto mai vedere da quando lunedì Fidel gli ha passato provvisoriamente il potere, cosa che ha innescato speculazioni su chi sia realmente al comando in questo momento.

Le parole di Lage sono una risposta a quanto scritto da un giornale brasiliano secondo cui l'operazione di qualche giorno fa si deve a un cancro allo stomaco e non a un'emorragia gastrointestinale come annunciato. «Fidel ha dovuto affrontare un'operazione e si sta rimettendo in modo soddisfacente. Non ha un tumore», ha detto Lage ai giornalisti durante una visita ufficiale in Bolivia. «L'operazione è riuscita con successo», ha aggiunto.

In un'intervista telefonica d una stazione radio di Miami, città dove vivono 650.000 cubani-americani, centro dell'opposizione castrista in esilio, il presidente dell'assemblea nazionale cubana Ricardo Alarcon ha detto che Fidel è riuscito a superare così bene la «complicata» operazione che a poche ore dall'intervento «parlava e scherzava». Ma Alarcon ha riconosciuto che Castro, 80 anni il 13 agosto, dovrà per forza rallentare il suo lavoro. «Abbiamo bisogno che sia in buona salute e al lavoro al più presto», ha detto. «Ma questo implica che dovrà sacrificarsi ad abbandonare un po´ del lavoro quotidiano a cui è stato abituato per così tanti anni».

Pubblicato il 06.08.06

Fonte:www.unita.it



06 Ago 2006 23:45

CUBA SMENTISCE 'Fidel Castro non ha il cancro Tornerà nel giro di qualche settimana'

Il vicepresidente cubano assicura che il lider maximo sta recuperando, smentendo così le notizie comparse sulla stampa brasiliana

Sucre, 6 agosto 2006 - Il vicepresidente cubano Carlos Lage ha detto da Sucre, in Bolivia, dove si trova in visita ufficiale, che Fidel Castro sta recuperando «favorevolmente» dopo l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto e ha negato che il lider maximo non ha il cancro.

«Le condizioni di Fidel si evolvono favorevolemente», ha assicurato Lage durante un incontro con i giornalisti. «Non ha il cancro», ha detto Lage, smentendo notizie in tal senso comparse sulla stampa brasiliana, precisando che lo stomaco «è stato curato grazie all'operazione chirurgica».

Il vicepresidente ha quindi affermato che Castro sarà in grado di riprendere le sue funzioni nel giro di «alcune settimane».

Fonte: ilgiorno.quotidiano.net


L'opinione di Ernesto.

I Fasciokomunisti sono quelli che giustificano tutti gli eccidi e gli stermini dei regimi Dittatoriali che si ispirano al socialismo scientifico Marxista Leninista….queste persone si prodigano nel giustificare le barbarie portate avanti da FASCIOKOMUNISTI…..il vero problema è che questi individui sono alle massime cariche di uno stato democratico….e giocano a fare i filosofi da tre soldi godendo dei diritti che la Democrazia concede.

I Fasciokomunisti dovrebbero andare a vivere da cittadini qualunque a Cuba, Cina o in Corea e dopo parlare……

A Cuba per vivere le donne e Bambini si Prostituiscono….e Fidel Dichiara se lo fanno è perché gli piace…. Miseria, terrore e corruzione invade Cuba…ma da noi gli ipocriti Fasciokomunisti ..continuano a sognare il mondo nuovo…negando che quel mondo è stato un incubo peggiore del nazismo nel xx secolo.

Gli Italiani si dovrebbero vergognare ad essere rappresentati dai Fasciokomunisti…..

Purtroppo chi come il sottoscritto guarda al centro sinistra come forza di governo è costretto a dire che se dobbiamo governare con i Fasciokomunisti è meglio che il governo caschi per riandare a votare con altre coalizioni di maggioranza che si identificano in primis sul valore irrinunciabile della Libertà individuale e dello stato Democratico come forma di governo.


Sono 47 anni che il dittatore Fidel priva i Cubani della Democrazia e Fausto Bertinotti dice nell’intervista a Telecamere che a Cuba oggi c’è una qualche minima forma di socialismo……

UN VERO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UNO STATO DEMOCRATICO DOVREBBE CONDANNARE TUTTI QUEGLI STATI CHE NON GARANTISCONO L’ESPRESSIONE POLITICA AL POPOLO…….

SE IL COMUNISMO E’ COSI BUONO PERCHE’ I PAESI COMUNISTI NON FANNO DECIDERE IL POPOLO?

CHE PROBLEMA C’E’!!!!NESSUNO VUOLE RINUNCIARE ALLE COSE BUONE!!!!!!

FALSI E IPOCRITI MA SOPRATTUTTO DISONESTI INTELLETTUALMENTE ECCO COSA SONO I FASCIOKOMUNISTI.

ernesto scontento


Altre Voci In Estratto:
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Il leader cubano è settimo nella classifica stilata da Forbes
insieme agli sceicchi del Golfo e alle teste coronate europee. Lui però nega
Fidel Castro tra i potenti più ricchi "Un patrimonio da 900 milioni"

Fonte: repubblica.it/2006
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Guillermo Farinas, direttore dell'agenzia indipendente "Cubanacan press"
"Se devo essere un martire della libera informazione lo sarò"
Cuba, giornalista in sciopero della fame
"Abbiamo il diritto di usare Internet"

Fonte: repubblica.it/2006
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Alla prima riunione dei dissidenti nella capitale
fragorosi applausi per un discorso in video di Bush
L'Avana ritrova la voce “Libertà, basta con Fidel"
dal nostro inviato FRANCESCA CAFERRI

Fonte: repubblica.it/2005
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Il racconto di Francesca Caferri, l'inviata di Repubblica a L'Avana
Dall'arresto all'espulsione, un pomeriggio con la polizia di Fidel
"Ha violato la legge fuori da Cuba"
A un certo punto l'agente mi porta la stampata di Repubblica.it...
di FRANCESCA CAFERRI

Fonte:repubblica.it/2005
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Alla prima riunione dei dissidenti nella capitale
fragorosi applausi per un discorso in video di Bush
L'Avana ritrova la voce "Libertà, basta con Fidel"
dal nostro inviato FRANCESCA CAFERRI

Fonte:repubblica.it/2005
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Canek Guevara, figlio della primogenita del guerrigliero scrive una lettera ad una rivista messicana Il nipote del "Che" contro Castro

"Dittatore che ha perso il senno"

di OMERO CIAI

Il nipote di Che Guevara attacca Fidel Castro: "Cuba è una dittatura - ha scritto in una lettera al settimanale messicano Proceso - nella quale si perseguitano i poeti, i liberi pensatori, i sindacalisti e gli omosessuali. Guidata da un uomo a cui il potere e la gloria hanno fatto perdere il senno". Canek, 30 anni, è figlio di Hilda, la primogenita di Ernesto Guevara, nata in Messico nel 1956 e morta a Cuba nel 1995 per un cancro ai polmoni.
Fidel Castro ha cominciato a credere in se stesso: non bastandogli, ha obbligato tutti noi a credere in lui. Invece di combattere per una società scettica, critica e di libero pensiero, ha applaudito la credulità, la sottomissione e l'obbedienza assoluta del suo popolo. Tutto quello che contestava del vecchio regime, lo ha riprodotto triplicato nel "nuovo"".

Fonte:repubblica.it/2004

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COMMENTO
La rivoluzione di Castro mezzo secolo di un'illusione
di ADRIANO SOFRI

Fonte:www.repubblica.it/2003

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I risultati di un'inchiesta svolta segretamente da una Ong spagnola
L'80 percento dei giovani chiedono una svolta politica e la fine del regime Cuba, la maggioranza contro Fidel nel sondaggio vince la democrazia
Quasi il 50% sostiene che le cose vanno "male" o "molto male"
di OMERO CIAI

Fonte:repubblica.it/2005

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Parla il dittatore cubano: "In gioco la rivoluzione Ecco perché ho ordinato l'esecuzione dei tre fuggiaschi" Il terrore secondo Castro "Uccidiamo per difenderci"

di MIGUEL BONASSO

Fonte:repubblica.it

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Carlos Franqui, rivoluzionario della prima ora e poi dissidente,
ha passato molti anni nel nostro Paese:
"Sui delitti di Fidel Castro la sinistra ha girato la testa"

di OMERO CIAI

"In Italia la sinistra ha sempre girato la testa dall'altra parte. Più con il silenzio che con l'appoggio aperto. In nome dell'antiamericanismo hanno sempre perdonato tutto a Fidel Castro. Gli intellettuali e i politici della sinistra hanno sempre saputo bene qual era la situazione dei diritti umani a Cuba ma quando con altri dissidenti andavamo a chiedere una firma di condanna a Fidel Castro ci sbattevano la porta in faccia. Mi ricordo il 1971. Fidel Castro aveva fatto arrestare un poeta, Heberto Padilla, e Luigi Nono scrisse una lettera di protesta che l'Unità si rifiutò di pubblicare".

Corre sul filo dei ricordi Carlos Franqui, il "nonno" dei dissidenti cubani che oggi vive a Portorico. Ottantaquattro anni, con Fidel sulla Sierra Maestra durante la rivoluzione, direttore di Revoluciòn, poeta, scrittore, saggista fuggito da Cuba nel 1968 quando criticare la rivoluzione voleva dire, anche in Europa, accettare l'ostracismo, l'insulto personale, l'accusa, tremenda in epoca di Guerra Fredda per un uomo di sinistra, di "tradimento".

Fonte:repubblica.it


Ingrao condanna il regime cubano, Bertinotti lo segue Una parte della sinistra resiste: il popolo ha dignità Fidel Castro divide gli amici "Sbaglia". "No, è assediato"
di ALESSANDRA LONGO

Fonte:repubblica.it

Altri approfondimenti: www.Repubblica.It

04 agosto, 2006

Bce, nuovo rialzo dei tassi il costo del 3%



La Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse al 3%. L'ultimo aumento risaliva allo scorso giugno.

Quarto aumento dal dicembre scorso. Incremento di 25 punti base: il tasso precedente era al 2,75%. Il divario del costo del denaro tra Europa e Usa scende a 2,25 punti.

Trichet: "Rispondiamo ai rischi di inflazione. Se ripresa continua, li alzeremo ancora"

04 agosto 2006

Con il quarto rialzo in 8 mesi la Bce porta il costo del denaro al 3% mutui più cari a causa del rialzo dei tassi.

Per ha chiesto un prestito da100mila euro ci saranno rincari che vanno dai 150 ai 163 euro all'anno

ROMA - Stangata in arrivo per chi ha acceso un mutuo e per chi ha acquistato a rate. Il
rialzo di un quarto di punto, al 3%, dei tassi di interesse, il quarto in otto mesi, comporterà rincari per i mutuatari fino a 656 euro l'anno. Ma anche lo Stato sarà penalizzato dalla decisione della Bce.

A rimetterci sarà chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile e chi si appresta a accenderlo. Mentre ci guadagnerà il popolo dei Bot people.

MUTUI ALLE STELLE - «Centinaia di migliaia di famiglie, che hanno già tirato la cinghia per coronare il sogno dell'acquisto della casa per abitarci, vedranno così aumentare le rate mensili e/o semestrali, da un minimo di 150 euro, fino a 163 euro l'anno, per un mutuo di 100.000 euro con il rialzo Bce», spiega l'associazione dei consumatori Adusbef , sottolineando che «un mutuo di 200.000 con un piano di rientro ventennale, comporterà rate più salate, da 326 euro a 656 euro l'anno, senza contare che la quasi totalità delle banche, impongono l'apertura del conto corrente per erogare il mutuo e che richiedono anche 6-7 euro per pagare le rate di muti, in precedenza gratuite».

L'aumento Bce, colpisce anche coloro che accenderanno nuovi prestiti, «visto che banche e finanziarie adegueranno fulmineamente la generalità degli impieghi. Ma per la prima volta dopo il decreto Bersani, le banche dovranno adeguare anche i tassi di interesse sui depositi bancari e sui libretti di risparmio: un aumento dello 0,25 sulla loro totalità (depositi bancari,postali,certificati di deposito in scadenza pari ad oltre 830 miliardi di euro), porterà circa 2 miliardi di euro su base annua nelle tasche dei depositanti».

COLPITO ANCHE IL POPOLO DELLE RATE - Ricorrere a prestiti per l'acquisto di elettrodomestici ed altri prodotti per la casa, comporterà un aumento complessivo della somma rimborsata nei 5 anni di circa 93 euro. Ripercussioni negative si avranno anche per i titolari di carte revolving, una sorta di nodo scorsoio, come la cessione del quinto dello stipendio sotto i 5.000 euro, al collo dei consumatori (oltre 6 miliardi di euro l'utilizzo) che forniscono un credito rimborsabile a rate (il pagamento delle quali ricostituiscono la possibilità di ulteriore scoperto), con tassi di crescita intorno al 24%.

Fonte:http://www.corriere.it

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John Kenneth Galbraith. fonte " La buona società" edizione 1997 abbinata a Panorama.
Galbraith, afferma che la piena occupazione insieme a un tasso di prelievo fiscale basso è la più efficace arma contro l'inflazione... (cap.6 - L'inflazione)

La politica monetaria non è la più efficace ma la più immediata, in quanto può essere attuata dalle banche centrali in piena autonomia dall'influenza del potere politico.


Approfondimenti: John Kenneth Galbraith

http://it.wikipedia.org

http://www.emsf.rai.it

http://www.ildiogene.it

Il Nuovo Stato Industriale

Approfondimenti:

La Bce alza i tassi: di quanto aumenta la rata del mutuo secondo i calcoli di mutui online