27 giugno, 2006

Fidel il falso Comunista !

Guillermo Farinas e Fidel Castro due facce di un unica TERRA;CUBA!

MA SOLO UNO SUBISCE LE RESTRIZIONI DELLA DITTATURA .


NEW YORK - Con un patrimonio di 900 milioni di dollari, il presidente cubano Fidel Castro è uno dei dieci capi di stato più ricchi del mondo. Per la precisione, si piazza al settimo posto della classifica di "Re, regine e dittatori" più facoltosi stilata ogni anno dalla rivista finanziaria Forbes. Eppure il leader comunista, che compare in un elenco di principi arabi, petrolieri e teste coronate, continua a dichiarare con insistenza che il suo reddito è pari a zero.

Estratto: La Repubblica


Guillermo Farinas, direttore dell'agenzia indipendente "Cubanacan press"

"Se devo essere un martire della libera informazione lo sarò"

Cuba, giornalista in sciopero della fame"Abbiamo il diritto di usare Internet"




L'AVANA - Guillermo Farinas, direttore dell'agenzia di stampa indipendente Cubanacan press, si sta lasciando morire di fame per protesta contro il divieto, in vigore per lui ed i suoi giornalisti, di usare Internet, strumento indispensabile per l'esercizio del proprio lavoro. Lo dice Reporter sans frontieres, che riporta anche sul sito una dichiarazione di Farinas: "Se devo essere un martire dell'accesso all'informazione, lo sarò".

Il giornalista osserva inoltre che le autorità cubane usano l'embargo americano come pretesto per giustificare "una politica liberticida". L'agenzia Cubanan press è impegnata soprattutto nella denuncia della violazione dei diritti dell'uomo a Cuba e nella diffusione delle opinioni che non trovano spazio sulla stampa ufficiale.

Farinas, 43 anni, ha iniziato la sua protesta il 31 gennaio e ha scritto in una lettera a Fidel Castro che andrà avanti fino a quando non sarà possibile ai giornalisti accedere a Internet.

"Voglio che tutti i cittadini di Cuba - ha detto Farinas a Rsf - abbiano il diritto a una connessione Internet, ma anche per la stampa indipendente che deve poter fornire le informazioni sulle attività del governo".

Fino allo scorso 23 gennaio i giornalisti della Cubanacan Press potevano inviare le notizie da un Internet point pubblico nella città di Santa Clara, poi è stato loro impedito. L'agenzia si occupa soprattutto di notizie sulle violazioni dei diritti umani a Cuba e di argomenti e opinioni che non trovano spazio nei media ufficiali.

Secondo Rsf Cuba è uno dei 15 paesi ostili a Internet e uno dei più rep'ressivi al mondo riguardo la libertà di espressione online. L'accesso alla Rete è un privilegio per pochi e per averlo occorre l'autorizzazione del Partito e anche una volta ottenuto, si ha comunque un accesso fotemente censurato.

(3 febbraio 2006)

Fonte: La Repubblica



Qualunque commento alle Barbarie che Fidel infligge al popolo cubano sarebbe superfluo!


Forse vale la pena di riportare la riflessione che ho fatto leggendo Tiziano Terzani “ la mia fine il mio inizio” ,

Sono Rimasto colpito ma soprattutto mi ha confermato e, fatto capire alcune cose, una in particolare:

- La conferma che un mondo più equo non può essere delegato a pochi, ma è un percorso umano di massa,

“ Folco quanti comunisti ha ammazzato Mao” in questa frase trovi l’essenza del fallimento delle ideologie totalitarie Marxiste e non, perché frutto si di bisogni umani ma non di processi culturali del popolo ( i comunisti erano i contadini cinesi non Mao o altri che per fare l’uomo nuovo distruggono la cultura del popolo).

Cosa ci aspetta in futuro! “ ho visto abbattere la prima statua di Stalin al grido di W Allah, Folco se il Marxismo e stato il fucile dei poveri nel XX secolo, Allah sarà quello del XXI secolo”.

Grazie Tiziano per i tuoi ricordi e per le tue riflessioni .

24 giugno, 2006

Grazie Romano per la lettera !

Lettera aperta di Ernesto Scontento a Romano Prodi in qualità di Leder dell’Unione.

Livorno, 24 giugno 2006.

Ricevo in data 24/06/06 la lettera ( per la verità 3 l’anno ricevuta tutti i membri della mia famiglia in età di voto)dell’Unione con firma di Romano Prodi che mi spiega le ragioni del NO e mi chiede cortesemente di divulgarle ricordandomi di andare a votare.

Quindi caro Romano ti risponderò subito per punti:

• La campagna di divulgazione in favore del No al Referendum per me è già iniziata da tempo, basta leggere il POST in merito sul mio blog.
• Nel ricordarmi di andare a votare ti ringrazio e ho provveduto prontamente in mattinata.

Quindi Romano visto che tu ai trovato il tempo per scrivermi io ne approfitto per dirti alcune cose;

• La prima non te ne avere a male ma cerca di essere più parsimonioso,la prossima volta manda una lettera per famiglia, e già che ci sei usa carta FSC come ha fatto José Saramago in proposito ti riporto un tratto del suo articolo scritto su Repubblica sabato 17 giugno 2006.

Quel vecchio uomo che abbracciava gli alberi.

“Sono nipote di un uomo che presagendo di morire prima di essere portato in ospedale scende nell’orto e andò a dire addio agli alberi che aveva piantato e curato”

Inizia così l’articolo di José Saramago sulla Repubblica di sabato 17 giugno 2006.
José Saramago si fa portavoce e si unisce alla campagna di Greenpeace " libri amici dei boschi", tesa a promuovere l’uso della carta FSC,un marchio che garantisce che il materiale impiegato è riciclato od ottenuto con un utilizzo sostenibile delle foreste e che la carta e stata prodotta con tecniche poco inquinanti.

• La seconda visto che in questi giorni ti sei prodigato nel dire che dopo il Referendum avresti messo mano alla riduzione dei Parlamentari, considerando anche la brutta figura che avete fatto con quel pasticciaccio chiamato la carica dei 102, VEDI DI RIMEDIARE.

Per il resto lo so Romano tu non hai certo un compito facile nel tenere insieme le anime del centro sinistra, ma senti Ernesto! Per te Romano è giunto il momento delle scelte importanti, quindi tu punta la barra dritta sul partito Democratico chi viene è bene accetto e chi non viene…lascia perdere non te la prendere e segno che non è ancora pronto.

A Romano acetta anche un altro consiglio da Ernesto, il partito Democratico è una necessità della società civile se non lo fai tu vedi che lo fa qualcun altro, magari lo chiama in maniera diversa ma lo fa ! Allora sai cosa succede alle prossime elezioni? Semplice che ci sarà una forza politica nel paese che rappresenterà il secondo partito Italiano.

Fidati lo so tu sei più vecchio di me e io non dovrei darti consigli;MA IO ROMANO VIVO IN MEZZO ALLA GENTE CHE POI SONO ANCHE GLI ELETTORI! TU? FORSE UN PO MENO.

Con altrettanta cordialità e amicizia ti saluto Ernesto Scontento.

Lettera di Romano Prodi agli elettori

Aggiornato: 26/06/06

- leggi art. sulla Repubblica del 26/06/06 di Romano Prodi

- Aggiornare la Costituzione, non demolirla- Referendum Costituzionale: le ragioni del NO
Leggi il POST su sito Dell'Unione



Scarica la settimana del Il Livornese: le opinioni di Ernesto Scontento sulla città di livorno e dintorni.
N.1 - dal 19al25/06/06

18 giugno, 2006

Libri del Che


  • Titolo: Giustizia globale. Una visione alternativa alla globalizzazione e all'imperialismo
Descrizione:

Esiste un'alternativa alla globalizzazione selvaggia e al militarismo che stanno invadendo il pianeta? Forse la risposta si può trovare negli scritti di Ernesto Guevara compresi in questo volume: un discorso pronunciato in Algeria nel febbraio 1965, una lettera aperta al giornalista Quijano nel marzo dello stesso anno e infine il noto "Messaggio" alla Conferenza tricontinentale pubblicato nell'aprile 1967. Le parole del Che, seppure radicate nel momento storico in cui furono scritte, presentano la figura di un uomo colto e incisivo, ironico e appassionato, capace di formulare sottili analisi e lungimiranti teorie politiche.
  • “Una Visione alternativa alla globalizzazione e all’imperialismo”
  • “In questa lotta fino alla morte non ci sono frontiere,non possiamo restare indifferenti davanti a ciò che accade in qualunque parte del mondo”
CHE

Guevara andrebbe riletto e decontestualizzato.... si vedrà che era avanti e lucido per i suoi tempi.

"I paesi socialisti devono mettere in conto il loro sacrificio economico per aiutare il terzo mondo" Discorso in Algeria

Guevara aveva intuito il problema della globalizzazione nel 1965.
Ma come sempre il problema è lo stesso!
Si riduce tutto al gioco degli egoismi...in fondo le nazioni sono guidate da uomini e rispondono agli uomini...è l'uomo e animale egoista per natura.




  • Titolo: L' economia
Descrizione:

Ispirandosi al Marx dei Manoscritti del 1844, che allora veniva riscoperto anche in Europa, il Che evita i dogmatismi, si autocritica e riconduce i temi della produzione economica alle questioni centrali del mutamento nella coscienza degli individui e delle contraddizioni della società post-rivoluzionaria. Forse è proprio nel Che economista che meglio si vede l'intreccio di utopia e realismo che rende unica la sua esperienza e il suo pensiero.

Sono molto affezionato a questo libro!

Il Perché?

Semplice nel 1980 ho deciso di fare l’imprenditore, quindi mi sono posto alcune domande:
  • il mio ruolo di imprenditore e compatibile con i miei valori?
  • come posso essere un imprenditore e continuare a guardare a sinistra?
  • quale deve essere il mio rapporto con i miei collaboratori?
  • quale modello di produzione devo adottare cercando di non alienare l’uomo?
Ecco queste sono state alcune domande che mi sono fatto!
Io le risposte e i miei equilibri di uomo, li ho trovati in questo libro!
Basta togliere la parola rivoluzionario e questo piccolo manuale economico diventa un aiuto importante per chi si pone alcune domande come le mie.


16 giugno, 2006

I furbetti della Unipol e compagni di merende


Estratto: Corriere della Sera.

«C'era un patto con i pm Questo è uno sgambetto»

BOLOGNA«Sono soldi miei, soldi puliti derivanti da operazioni di mercato effettuate in seguito alle consulenze prestate ad Hopa per tre anni». L'ex numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, non ha preso bene la notizia del sequestro dei 43 milioni a lui e al suo vice Ivano Sacchetti. È arrabbiato ma in parte se lo aspettava.

(15 giugno 2006)


Estratto: La Stampa.

Dall’altra Boni ha raccontato per la prima volta nei dettagli come i soldi per Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, vennero versati in contanti e prelevati da uno scatolone in cima ad un armadio nella sede dell’allora Banca Popolare di Lodi. «Decidemmo di versare i soldi a Palenzona - ha detto Boni - per ingraziarci alcuni esponenti politici con i quali il vicepresidente di Unicredit era frequentemente in contatto». Boni ha fatto a questo proposito i nomi di ……………………che probabilmente erano inconsapevoli delle mire lobbistiche di Fiorani e Boni e che comunque non risultano in alcun modo coinvolti nell’inchiesta.

(16/6/2006 )

LA REAZIONE DI ERNESTO SCONTENTO:

SOLDI NELLO SCATOLONE!! IN CONTANTI!! NEL SUO UFFICIO.. PER PAGARE LE LOBBY.....??

Spett.le onorevole D'Alema, gli elettori della sinistra aspettano sempre che lei renda pubblico le sue conversazioni con G. Consorte.

D’Altronde Travaglio che le cose le dice in faccia, si domanda sempre come avete fatto ad entrare al governo con le pezze al culo ed uscirne miliardari?

Questo c’è lo domandiamo anche noi….quindi urge una sua risposta in merito.
Sa onorevole non vorremmo pensare che la barca sia di……….

Ma lei onorevole non darà nessuna spiegazione, per il semplice motivo che dall'alto del suo io lei pensa che noi siamo una massa di buoi da portare al pascolo e lei l’eletto che per il bene del paese intreccia affari con le lobby.

Per quanto mi riguarda Onorevole per lei è giunto il momento della pensione, lo so che lei gode ancora di appoggi partitocratrici all’interno del partito…ma ancora per poco Onorevole, quel partito democratico che dovrà nascere spazzerà via tutto il marciume accumulato in questi anni .

Certo, non subito, ma lo farà!

E di lei Onorevole D’Alema gli elettori che guardano alla sinistra Democratica,Progressista, Riformista, Liberale non vorranno neanche più sentirne l’odore…....

COMINCIATE A CONTARE LE TESSERE DI PARTITO!

(600.000), E I VOTI DEI SIMPATIZANTI, QUEL DELTA CHE CONTA DEVE ESSERE RISPETTATO ONOREVOLE E NON CALPESTATO!

MA DEL RESTO E' NEL SUO SPIRITO POLITICO LA REGOLA EL PARCO BUOI E DEGLI ELETTI.

ernesto scontento 16.06.06 11:15

Postato Sul Blog di Beppe Grillo Post: 16 Giugno 2006 Il buco nero – Categoria: Muro del pianto


Approfondimenti:

La Repubblica


Se vuoi lasciare un commento - La piazzetta delle libere opinioni

12 giugno, 2006

Zapatero mi ricorda Berlinguer

Perchè Zapatero mi ricorda Ernrico Berlinguer?

Gli attuali dirigenti dei partiti di sinistra, in particolare i D.S. non hanno voluto o saputo raccogliere l'insegnamento etico e morale di Enrico Berlinguer, per questo motivo noi Italiani,di sinistra e centro sinistra guardiamo a Zapatero con simpatia.

Certo i due leder di sinistra, sono diversi, vivono contesti politici diversi,ma in comune ai deue leder è l'onesta intelletuale di provare ad attuare le cose in cui credono /o credevano.

Altra caratteristica in comune ai due leder è l'etica e l’agire in sintonia con essa, puoi/o potevi non condividerli,ma questo fa parte della pluralità dei valori Democratici.

Importante è,che gli elettori sappaino, che non saranno traditi, per avergli concesso il loro mandato di rappresentanza.


Enrico Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 - Padova, 11 giugno 1984) è stato uno dei più importanti uomini politici del secondo dopoguerra. Fu segretario nazionale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla morte, avvenuta durante un comizio a Padova 11 giugno 1984.

La questione morale

Estratto punti principali : Intervista a Enrico Berlinguer - Repubblica, 1981

dice Enrico Berlinguer.

“I partiti sono diventati macchine di potere”,

“I partiti non fanno più politica”,

“ partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia” .

Su Enrico Berlinguer si potrebbe scrivere una intera enciclopedia,vista la sua lunga militanza politica, quindi vi rimando agli approfondimenti di persone più titolate di me, in fondo pagina.




José Luis Rodríguez Zapatero (Valladolid, 4 agosto 1960) è un uomo politico spagnolo, primo ministro della Spagna dal 17 aprile del 2004.
Nel 2003 venne nominato vicepresidente dell'Internazionale Socialista, ed ancora una volta fu una scelta di compromesso tra chi sosteneva Tony Blair e chi invece gli preferiva Lionel Jospin. Poco dopo fu scelto dal PSOE come candidato presidente in vista delle elezioni politiche del marzo 2004. Egli si oppose nettamente alla guerra in Iraq voluta da George W. Bush, ottenendo così il sostengno dei pacifisti iberici.

Nell'intervista rilasciata a MicroMega del 2 Marzo 2006 Zapatero dice:

Il giorno in cui in parlamento mi eleggevano Presidente del Consiglio,ho detto che il mio credo politico si riassumeva in tre idee:

  1. un'ansia infinita di pace;
  2. l'amore per il bene;
  3. e l'avanzamento sociale.
Questo è il finale del testamento politico di mio nonno, un ufficiale della II Repubblica fucilato per l'ealta alla Democrazia.

Credo che si potrebbe perfettamente prescindere da molti trattati appoggiandosi su queste tre idee.


La riflessione di Ernesto:

L’Italia non è mai stata anticomunista come ora, nemmeno negli anni 70!

Perchè?

Io credo, che questo sia dovuto al fatto che gli attuali Dirigenti che rappresentano il centro sinistra da dopo la svolta della Bologhina, si sono interessati, più ai loro interessi,invece,di far crescere unitariamente la base del partito, (contavano solo le teste degli elettori) adagiandosi e vivendo di rendita, su quella che era stato l'insegnamento politico pedagogico del vecchio P.C.I.

Invece c’era bisogno, di fare cultura politica riformista e progressista.

Ma questo,inevitabilmente portava a fare i conti,con le scelte fatte in precedenza e dire,che il pensiero Socialista Democratico Liberale Riformista Italiano,era nel giusto.

Certo gli intellettuali non sono stati di aiuto... sono stati in silenzio!

un sempio?


Sul sole 24 ore di Domenica 4 giugno sez.storia e storie leggo alcune affermazioni di elogio al Maoismo rilasciate nel 1975, fra questi c’è anche l’intellettuale premio nobel Dario Fo, quello che dicono.....non è da illuminati!

"Qui da noi l'uomo è un oggetto,una merce,che tende a vendere se stesso al miglior prezzo possibile in qualunque momento della sua vita:quando offre la sua forza lavoro,quando cerca moglie,persino quando si veste.Da noi c'è una divisione netta fra concetti come bene,moralità e rapporti di produzione.In Cina invece il mangiare,il bere,ilvestirsi,i principi morali sono tutt'uno.C'è una concezione profonda della vita che determina tutto quanto.C'è l'uomo nuovo perchè c'è una filosofia nuova. (Dario Fo,"Panorama",25 settembre 1975).

Fortunatamente non tutti gli intelletuali sono stati zitti!

Purtroppo sono pochi gli uomini che pubblicamente sanno dire mi sono sbagliato, fra questi c’è Tiziano Terzani che nel suo libro “La mia fine e il mio inizio” dice al figlio Fosco
“ quanti comunisti ha ammazzato Mao”, Tiziano evidenzia che i comunisti erano i contadini Cinesi e non Mao.
Evidenziando che per costruire l'uomo nuovo, la cultura di un popolo veniva distrutta e,questo è stato comune in tutti quei paesi, dove il socialismo reale è andato al potere.

Dopo la Bolognina, non ci siamo più chiamati comunisti, non si è più parlato di Marx..., MA PURTROPPO NON ABBIAMO NEMMENO PARLATO DI ALTRO.

Lo so, la storia non si fa con i se e con i ma, ma io sono convinto che Enrico Berlinguer,avrebbe saputo gestire questo periodo di transazione politica, con maggior umiltà degli attuali leder della sinistra Italiana.

Non So se sono stato chiaro, ma volevo solo evidenziare che il successo di Zapatero è dovuto alla sua onesta intellettuale e, al suo agire etico.

In sostanza Zapatero non si ispira al Principe di Machiavelli per esercitare il mandato datogli dal popolo sovrano.


Approfondimenti:

Enrico Berlinguer

http://it.wikipedia.org

http://www.metaforum.it

José Luis Rodrìguez Zapatero

http://it.wikipedia.org

Se vuoi lasciare un commento - La piazzetta delle libere opinioni

La piazzetta delle libere opinioni

Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non abbiamo tutti lo stesso orizzonte. (Konrad Adenauer)


  • La piazzetta luogo libero per lo scambio di opinioni, unica regola il rispetto reciproco.
  • I post di Ernesto avranno un Link per scrivere qui un tuo commento.
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- Ricordati che la tua libertà finisce nel momento in cui violi la libertà di un altro.

- La libertà di espressione non vuol dire libertà di offendere.


- Rispettiamo Voltaire,

"disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo "

10 giugno, 2006

Sergio D'elia: No Grazie

Oggi sul Blog di Beppe Grillo:

POST:Tre new entry in Parlamento Pulito.

Si è aperta una discussione sull'oppurtunità di avere Sergio D'elia come Deputato della Repubblica Italiana:



D'Elia Sergio (deputato Rosa nel Pugno): condannato definitivamente a 25 anni per banda armata e concorso in omicidio per aver fatto parte del vertice di Prima Linea e aver partecipato alla progettazione dell'assalto al carcere fiorentino delle Murate in cui, il 20 gennaio 1978, fu ucciso l'agente Fausto Dionisi. Appena eletto deputato, è stato subito nominato dall'Unione segretario della Camera.

Lettera di Sergio D'elia alla Camera dei Deputati

Il mio pensiero lo scritto in questi commnti:

Tema Tosto e che divide il Paese ( io spero di no)!

La mia Posizione e semplice, chi è stato condannato per qualsiasi reato ha il diritto di rifarsi una vita, se poi si redime meglio il fine del carcere è questo.

Ma da qui ad essere Parlamentari o in qualunque incarico Pubblico c’è ne corre.

Soprattutto per quelle persone che sono state attive nella lotta armata durante gli anni di piombo.

La mia posizione era già netta all’ora, PER ERNESTO NON ERANO COMPAGNI CHE SBAGLIVANO! MA SOLO E SOLTANTO ASSASINI SENZA SE E SENZA MA.

Nessun ragionamento astratto può essere oggi fatto su quegli eventi, nessuna indulgenza può esserci oggi. Gli Omicidi di Massimo D'Antona (20 maggio 1999) e Marco Biagi (19 marzo 2002) uccisi dalle Brigate Rosse sono recentissimi.

Una Nazione seria e Democratica non permetterebbe mai con le sue leggi che degli assassini siano Rappresentanti del popolo sovrano.

Un Popolo civile deve indignarsi per le inciviltà commesse.

Qui non si tratta di politica, non si tratta di prendere posizioni….qui ci si divide fra onesti e disonesti,fra persone perbene ed assassini.

ernesto scontento 10.06.06 18:15

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Gli Ideali li avevano tutti…io oggi Ammiro quelle persone che per anni…anni …e anni …si sono adoperate Democraticamente per le loro idee.

IL VERO CORAGGIO ERA IN LORO ANDARE TUTTE LE MATTINE IN FABBRICA!

ANDARE TUTTE LE DOMENICHE A DIFFONDERE IL GIORALE DI PARTITO!

SOPPORTARE LE UMILIAZIONI PER NON FARCELA AD ARRIRARE ALLA FINE DEL MESE CON QUELLO CHE GUADAGNAVANO!

Questi, sono gli eroi ,del movimento di sinistra del 900 ,

Non i Terroristi rossi e neri....

E ti dirò di più erano anche vigliacchi! Bel coraggio a sparare a uno disarmato…o a mettere una bomba in piazza.. per colpire solo delle persone inermi.

ernesto scontento 10.06.06 18:28

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RINVIO UN COMMENTO POSTATO NEL POST GLI AMMASTELLATI. E' ATTUALE ANCHE PER QUESTO.

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In un paese dove gli ex terroristi diventano deputati! VI MERAVIGLIATE PER UNA AMNISTIA….

Ieri sera a radio 24 è stato intervistato l’ex terrorista nero Giusta Fioravanti ( quello della strage di Bologna) anche lui lavora presso l’associazione nessuno tocchi caino.

Fioravanti dice “ negli anni passati prima di tangentopoli le Amnistie erano cicliche e servivano per mettere fuori chi rubava per bisogno” , in sostanza si doveva equilibrare stato di diritto, con inefficienza dello stato a garantire la sussistenza.

Prendiamo per valido questo criterio!
Se ne deduce che qualora si faccia una Amnistia, la si deve concedere a quei detenuti che anno commesso reati minori.

Ma questo deve essere preso come il male minore…
In un paese normale la certezza della pena è fondamentale!

Ma noi non siamo un paese normale….qui gli assassini e mafiosi escono per scadenza dei termini ….si danno i permessi a detenuti, che nei periodi di permesso continuano a fare rapine.

Diventano senatori e deputati (SERGIO D’ELIA) chi è stato condannato per terrorismo .

Sarebbe meglio un sistema con pene ridotte, ma certezza della stessa, che equivale a certezza dello stato di diritto.

ernesto scontento 10.06.06 19:15



Spunti di Riflessione:

Gandhi:
Quando il Mahatma Gandhi proclamò il valore universale della nonviolenza, non sosteneva che i popoli di tutto il mondo lo stessero già riconoscendo, bensì che avessero buone ragioni per farlo.

Albert Einstein disse di Gandhi:
"Le generazioni a venire, forse, a fatica crederanno che un individuo, come questo, in carne ed ossa camminò su questa terra."

Amartya Sen: Premio Nobel per l'economia nel 1998
Il valore della democrazia comprende la sua importanza intrinseca per la vita umana, il suo ruolo strumentale nella creazione di incentivi politici e la sua funzione costruttiva nella formazione di valori (e nella comprensione della forza e dell’attuabilità di richieste e bisogni, diritti e doveri).Questi non sono meriti di carattere regionale. E lo stesso vale per la difesa della disciplina e dell’ordine in contrapposizione alla libertà e la democrazia. L’argomento culturale non preclude, ne limita in modo sostanziale, le scelte che oggi possiamo fare.

Aforismi e Poesie di Ernesto Che Guevara

Ernesto Che Guevara

Nasce a Rosario, in Argentina,Il 14 giugno 1928 - viene ucciso il 9 ottobre 1967 nel villaggio di Higueras in Bolivia.

La conferma della morte, che viene data da Fidel Castro, il 15 ottobre 1967.

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  • Siamo realisti, esigiamo l'impossibile
  • Le uniche battaglie perse sono quelle che non si combattono.
  • O siamo capaci di sconfiggere le opinioni contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le opinioni con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
  • Non sono un libertador. I libertadores non esistono. Sono i popoli che si liberano da sé.
  • Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare.
  • Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. E' la qualità più bella di un buon rivoluzionario....


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Poesia di Ernesto Che Guevara


Vecchia Maria


Vecchia Maria, stai per morire,
voglio dirti qualcosa di serio:
la tua vita è stata un rosario completo di agonie.
Non hai avuto amore d'uomo, salute e denaro,
soltanto la fame da dividere con i tuoi;
Voglio parlare della tua speranza,
delle tre diverse speranze
costituite da tua figlia senza sapere come.
Prendi questa mano d'uomo che sembra di bambino
tra le tue levigate dal sapone giallo.
strofina i tuoi calli duri e le pure nocche
contro la morbida vergogna delle mie mani di medico.
Ascolta, nonna proletaria:
credi nell'uomo che sta per arrivare
credi nel futuro che non vedrai.
Non pregare il dio inclemente
che per tutta la vita ha deluso la tua speranza.
E non chiedere clemenza alla morte
per veder crescere le tue grigie carezze;
i cieli sono sordi e sei dominata dal buio,
su tutto avrai una rossa vendetta,
lo giuro sull'esatta dimensione dei miei ideali
tutti i tuoi nipoti vivranno l'aurora,
muori in pace vecchia combattente.
Stai per morire vecchia Maria,
trenta progetti di sudario
ti diranno addio con lo sguardo
il giorno che te ne andrai.
Stai per morire vecchia Maria
rimarranno mute le pareti della sala
quando la morte si unirò all'asma
e consumerò il tuo amore nella tua gola.
Queste tre carezze fuse nel bronzo
(l'unica luce che rischiara la tua notte)
questi tre nipoti vestiti di fame,
sogneranno le nocche delle tue vecchie dita
in cui sempre trovavano un sorriso.
Questo sarò tutto, vecchia Maria.
La tua vita è stata un rosario di agonie,
non hai avuto amore d'uomo, salute, allegria,
soltanto la fame da dividere coi tuoi.
E' stata triste la tua vita vecchia Maria.
Quando l'annuncio dell'eterno riposo
velerò di dolore le tue pupille,
quando le tue mani di sguattera perpetua
riceveranno l'ultima ingenua carezza,
penserai a loro. . . e piangerai,
povera vecchia Maria. No non lo fare !
Non pregare il dio indolente che per tutta una vita
ha deluso la tua speranza
e non domandare clemenza alla morte,
la tua vita ha portato l'orribile vestito della fame
e ora, vestita di asma, volge alla fine.
Ma voglio annunciarti,
con la voce bassa e virile delle vendette,
voglio giurarlo sull'esatta
dimensione dei miei ideali.
Prendi questa mano d'uomo che sembra di bambino
tra le tue levigate dal sapone giallo.
strofina i tuoi calli duri e le pure nocche
contro la morbida vergogna delle mie mani di medico.
Riposa in pace vecchia Maria,
riposa in pace vecchia combattente,
i tuoi nipoti vivranno nell'aurora

LO GIURO !

08 giugno, 2006

Open Source

POST AGGIORNATO CON CADENZA MENSILE

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OpenOffice.org 2.0.1 in italiano è disponibile per il download.

Vola e fai volare con i gabbiani di OpenOffice.org: usalo, copialo e regalalo, è legale!

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Firefox

navigazione migliore con Firefox blocca virus, spyware e pubblicità pop-up e possiede un'interfaccia semplice. Visualizza le pagine web con una velocità mai provata. È semplice installarlo ed importare i preferiti. Grazie alle utilissime funzioni già incluse come la navigazione a schede, i segnalibri live, la barra di ricerca integrata, Firefox cambierà il vostro modo di navigare sul Web, in meglio.

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Nvu

Caratteristiche Nvu Modifiche WYSIWYG delle pagine, rendendo la creazione di un sito web facile come scrivere una lettera con il vostro elaboratore di testi.
Sistema di gestione file integrato via FTP. Effettuate semplicemente il login al vostro sito web e navigate attraverso i vostri file, modificate le pagine web al volo, direttamente dal vostro sito.
Creazione codice HTML affidabile che funzionerà con tutti i più diffusi browser attuali.
Passare tra la modalità di modifica WYSIWYG e HTML usando le schede.
Modifiche basate sulle schede per rendere il lavoro su pagine multiple facilissimo.
Potente supporto delle cornici, moduli, tabelle, e modelli.
Il sistema per la creazione di siti web per utenti Desktop Linux facile da usare e più potente.

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The GIMP

Che cos'è The GIMP è il programma GNU per la gestione delle immagini. E' un software liberamente distribuibile adatto per il fotoritocco, composizione e creazione di immagini. Questo sito contiene informazioni su come scaricare, installare, utilizzare ed ampliare GIMP. Questo sito serve inoltre come punto di riferimento nella distribuzione delle ultime versioni, patch, plugin e script. E nostro compito provvedere, nel miglior modo possibile, al maggior numero di informazioni circa la comunità GIMP e i progetti correlati.

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07 giugno, 2006

5 per mille all'UNICEF

Aiuta chi è stato più sfortunato di te!


La responsabilità sociale è un dovere morale di tutti, non scordarlo! Aderisci ad una iniziativa umanitaria.




Non dimenticartene quando compili la dichiarazione dei redditi e segnati questo numero di codice fiscale.

04 giugno, 2006

NO AL REFERENDUM




http://www.referendumcostituzionale.org/votano.asp


http://www.referendumcostituzionale.org/index3.asp


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Sono passati alcuni anni da quando un mio amico mi disse:

Ernesto verrà il giorno che sarai chiamato come cittadino, per decidere le modifiche della Costituzione.

Fai attenzione Ernesto quel giorno è importante, ma soprattutto ricorda che chi ha scritto la Costituzione, aveva motivazioni e valori forti alle spalle.

Di quelli che verranno sei sicuro delle loro motivazioni e dei loro valori?


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Io nella Vita sono sicuro di poche cose! Ma su una non ho dubbi!

LE MODIFICHE COSTITUZIONALI VANNO PRESE A LARGA MAGGIORANZA PARLAMENTARE , RIMESSE AL VOLERE DEL POPOLO SOVRANO.

La Costituzione Italiana

03 giugno, 2006

La Parata del 2 Giugno




Fonte: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=62031

2 giugno. Diliberto critica Bertinotti: io non avrei partecipato alla parata, i distintivi non fanno la politica

Roma, 3 giugno 2006

"Se fossi stato io presidente della Camera non avrei partecipato a una parata militare essendo le nostre truppe impegnate in un terreno di guerra". E' la risposta di Oliviero Diliberto ai giornalisti che gli chiedevano un giudizio sulla partecipazione di Fausto Bertinotti alla parata di ieri a Roma.

Quanto al distintivo pacifista che aveva ieri il presidente della Camera, il segretario dei Comunisti Italiani e' netto:"Non sono mai i distintivi che fanno la politica. Non credo che avere messo un distintivo abbia cambiato la natura della partecipazione a una parata militare. Io non ci sarei andato".



LA FESTA DELLA REPUBBLICA FA DISCUTERE LA SINISTRA? ALLORA SIAMO MESSI MALE…MOLTO MALE!

Il realismo e il pragmatismo spesso scarseggiano dalle nostre parti.

Una volta si diceva "mettete dei fiori nei vostri cannoni", oggi si potrebbe fare la sfilata militare della festa, con i carrarmati tappezzati con la bandiera della pace oppure sulla divisa di ogni militare cucire il fiocco della pace.

Perché io non ho ancora capito dove sta il nesso?

Avere un esercito per la difesa del territorio non vuol mica dire essere guerrafondai!

Andare in una missione che sia veramente di pace sotto L ’ONU non vuol mica dire essere guerrafondai!

Non credo che i Carabinieri di NASSIRIYA volessero morire.

Allora il nesso?
La motivazione è vecchia!

nei pregiudizi della sinistra c’è sempre stato il concetto che l’esercito rappresenta la destra,

nei sogni della sinistra si pensa che il mondo sia fatto di persone perbene e, quindi, a cosa servono gli eserciti?




Nella retorica di sinistra, non abbiamo ancora imparato che l’unico guerrafondaio che fa comizi in divisa si chiama FIDEL CASTRO,

nella retorica di sinistra non abbiamo ancora imparato che quelli come lui sono DITTATORI e assassini, perché anche nella solare CUBA se non la pensi come FIDEL vieni fucilato.

QUESTA SINISTRA NON MI PIACE!

NO ALLE GUERRE!

MA W LA REPUBBLICA DEMOCRATICA,

UNICO STRUMENTO IMPERFETTO, MA IL PIU’ PERFETTO,

PER CONVIVERE FRA INDIVIDUI DI IDEE DIVERSE,

GARANTENDO UN GRADO DI LIBERTA’ INDIVIDUALE ACCETTABILE.

ernesto scontento

01 giugno, 2006

RESIDUI DI MEMORIA ( 1971 scuole medie G. Marconi di Livorno)


Il titolo che noi tutti abbiamo:

Prima ancora che i vostri genitori vi diano un nome ragazzi voi avete un titolo?

Quale titolo professore, mica siamo nobili!

Pensate ragazzi! Voi siete CITTADINI questo è il vostro titolo, questo titolo lo avete perchè siete nati in una Repubblica democratica, non è sempre stato così in Italia.

Ma questo titolo comporta delle regole; queste regole sono i doveri che un cittadino deve compiere, questi doveri sono scritti nella Costituzione e nelle regole successive che liberamente abbiamo emanato tramite la delega ai politici.

Sappiate comunque che i Cittadini quando hanno assolto ai loro doveri possono a pieno titolo chiedere i loro diritti ed è dall’assolvimento dei loro doveri che i cittadini traggono forza per chiederli.

Domani in classe verrà un uomo a parlarvi di cosa è costato all’Italia il titolo di cittadino.
Quell’uomo che verrà domani si chiama Giotto Ciardi medaglia d’oro alla Resistenza Italiana.

“Giotto Ciardi, Nato a Lari 1921, Grande Invalido della Resistenza, è stato un carabiniere che si è particolarmente distinto nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione, guadagnandosi una Medaglia d'Oro al Valor Militare, una Medaglia d'Oro della Liberazione jugoslava ed una Medaglia di Bronzo degli Stati Uniti d'America”


Incontro con Il Comandante Ciardi:

Dopo una breve introduzione sull’azione condotta dai partigiani durante la resistenza e che per la verità non ricordo molto bene in quale luogo si svolse, il Comandante Ciardi si rivolse a noi dicendoci:

  1. voi ragazzi avete libertà di stampa - noi non l’avevamo
  2. voi ragazzi avete libertà di riunione - noi non l’avevamo
  3. voi ragazzi avete libertà di pensiero e di parola - noi non l’avevamo
  4. voi ragazzi avete la pluralità di voto - noi non l’avevamo
  5. Nella speranza che nessuna generazione futura possa conoscere l’orrore delle leggi razziali che noi abbiamo subito
  6. Voi siete uomini Liberi all’interno di una società Democratica - noi non lo eravamo
  7. Ragazzi se voi ricorderete queste cose durante tutto l’arco della vostra vita allora vorrà dire che il sacrificio mio e dei miei compagni non sarà stato un sacrificio vano.

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    E' per quanto sopra scritto, e anche per altri motivi, che io voglio bene alla mia città Livorno. Mi ritengo un uomo fortunato che guarda a sinistra.

    ernesto scontento.